Prefetto d'Egitto

La provincia romana d'Egitto nel I-III secolo, da Augusto ai Severi.

Il Prefetto d'Egitto (titolo ufficiale praefectus Alexandreae et Aegypti) era il titolo assegnato al governatore della provincia romana d'Egitto a partire dal 30 a.C., quando Augusto scelse per tale carica Gaio Cornelio Gallo.

Di rango equestre, il prefetto era scelto direttamente dall'imperatore, a cui solo rendeva conto. La ricchezza e l'estensione dell'Egitto ne faceva una delle province più importanti e al tempo stesso pericolose per la stabilità dell'impero, tanto da essere affidata a un funzionario di stretta fiducia del Principe, esterno al ceto aristocratico senatorio (i senatori avevano financo il divieto assoluto di recarvisi) e ridotto nel rango e nell'autorevolezza.

Il prefetto era normalmente coadiuvato da un idiologo (dal gr. ἴδιος λόγος, propr. "conto privato"), ereditato dalla monarchia tolemaica, che era responsabile per i beni imperiali e della riscossione delle entrate straordinarie (delle multe e dei dazi).


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