Pregabalin | |
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Nome IUPAC | |
acido (S)-3-(amminometil)-5-metilesanoico | |
Caratteristiche generali | |
Formula bruta o molecolare | C8H17NO2 |
Massa molecolare (u) | 159,23 g/mol |
Numero CAS | |
Numero EINECS | 604-639-1 |
Codice ATC | N03 |
PubChem | 5486971 e 25271887 |
DrugBank | DBDB00230 |
SMILES | CC(C)CC(CC(=O)O)CN |
Proprietà chimico-fisiche | |
Solubilità in acqua | 1.13e+01 |
Dati farmacologici | |
Modalità di somministrazione | orale |
Dati farmacocinetici | |
Emivita | 5-6,5 ore |
Indicazioni di sicurezza | |
Simboli di rischio chimico | |
pericolo | |
Frasi H | 318 - 361 |
Consigli P | 280 - 305+351+338 [1] |
Il Pregabalin è un farmaco antiepilettico-anticonvulsivante che trova indicazione specifica nel trattamento delle condizioni di dolore neuropatico con nevralgia post-erpetica e fibromialgia,[2][3][4] nonché per il trattamento delle crisi di tipo parziale semplice o complessa in combinazione con altri agenti anticonvulsivanti.
Il farmaco è strutturalmente simile all'acido γ-aminobutirrico.[5] Secondo l'etichetta approvata dalla Food and Drug Administration il meccanismo d'azione non è stato definitivamente chiarito ma vi sono prove che il pregabalin eserciti i suoi effetti legandosi alla subunità α2δ dei canali del calcio voltaggio dipendenti.[3][4]
Il pregabalin è stato approvato dalla Food and Drug Administration nel 2004[2] ed è commercializzato dalla Pfizer con il nome commerciale di Lyrica e Lyrica Cr a rilascio prolungato.[3][4]
Il farmaco potrebbe presentare un potenziale di instaurare dipendenza se utilizzata in modo improprio, ma il rischio sembra essere più elevato nei pazienti con disturbi da uso di sostanze attuali o passati.[6]