Primo Mazzolari

Cremona, lapide dedicata a don Primo Mazzolari

Don Primo Mazzolari (Cremona, 13 gennaio 1890Cremona, 12 aprile 1959) è stato un presbitero, scrittore e partigiano italiano. Conosciuto come il parroco di Bozzolo, fu una delle più significative figure del cattolicesimo italiano nella prima metà del Novecento. Il suo pensiero anticipò alcune delle istanze dottrinarie e pastorali del Concilio Vaticano II (in particolare relativamente alla "Chiesa dei poveri", alla libertà religiosa, al pluralismo, al "dialogo coi lontani", alla distinzione tra errore ed erranti), tanto da venire definito "carismatico e profetico".

Sul piano politico, infine, i suoi atteggiamenti e la sua predicazione espressero una decisa opposizione all'ideologia fascista e ad ogni forma di ingiustizia e di violenza (tra l'altro nascose e salvò, durante la guerra, numerosi ebrei e antifascisti, come, dopo di essa, anche alcune persone coinvolte nel fascismo ingiustamente perseguitate).

Primo Mazzolari è morto dopo un malore mentre predicava, ed è stato sepolto nella chiesa di San Pietro Apostolo a Bozzolo[1]. La sua tomba è stata realizzata su un progetto di Giacomo Manzù[2].

  1. ^ Primo Mazzolari giornalista e la rivista «Adesso» 1949-1962 (di Marco Pancera) | Ordine dei Giornalisti, su odg.mi.it. URL consultato il 24 giugno 2017 (archiviato dall'url originale il 23 dicembre 2010).
  2. ^ Marco Roncalli, Quando Roncalli definì Don Millani "Povero pazzerello", in Corriere della Sera, 20 giugno 2017.

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