Principe assistente al Soglio pontificio

Marcantonio Colonna in abito cerimoniale (1923-1947)
Concilio Vaticano II: Aspreno Colonna e (in parte visibile sulla sinistra) Alessandro Torlonia affiancano Paolo VI coadiuvato dai cardinali Ottaviani e Spellman.
Domenico Napoleone Orsini in abito cerimoniale (1925-1947)

Il Principe assistente al Soglio pontificio (Lat. Stator proximus a Solio Pontificis maximi[1]) era la più alta dignità laica ereditaria della corte pontificia. La dignità risale all'inizio del XVI secolo e pur essendo traslata dalla Cappella pontificia, ora di natura esclusivamente religiosa, alla Famiglia pontificia laica, è sopravvissuta alla riforma della Casa Pontificia del 1968, pur se priva del carattere dell'ereditarietà, e della qualifica di "principe", e quindi concessa solo ad personam a discrezione del Papa, così come previsto dal motu proprio Pontificalis Domus del 1968.

  1. ^ v. Gaetano Moroni, Dizionario di erudizione storico-ecclesiastica da S. Pietro sino ai nostri giorni, Venezia, 1840, vol. LV, p. 233

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