Principio di D'Alembert

Traité de dynamique di Jean Baptiste Le Rond d'Alembert, 1743. In esso lo studioso francese enunciò il principio della quantità di movimento, noto anche come «Principio di d'Alembert».

Nella meccanica razionale, il principio di d'Alembert è un'estensione del principio dei lavori virtuali per i sistemi di riferimento non inerziali, il quale stabilisce che in ogni istante ogni stato del moto può essere considerato come uno stato di equilibrio meccanico, qualora siano introdotte delle appropriate forze inerziali. In altre parole, è un principio che consente di studiare la condizione dinamica come una condizione statica equivalente, in cui alle forze realmente agenti sul sistema si somma un sistema di forze fittizie dette forze di inerzia. È possibile generalizzare le reazioni vincolari che non obbediscono al principio di d'Alembert attraverso l'equazione di Udwadia-Kalaba.[1][2][3]

  1. ^ F. E. Udwadia e R. E. Kalaba, On the Foundations of Analytical Dynamics (PDF), in International Journal of Nonlinear Mechanics, vol. 37, n. 6, 2002, pp. 1079–1090, Bibcode:2002IJNLM..37.1079U, DOI:10.1016/S0020-7462(01)00033-6. URL consultato il 4 ottobre 2020 (archiviato dall'url originale il 13 aprile 2021).
  2. ^ B. Calverley, Constrained or Unconstrained, That Is the Equation, in USC News, 2001. URL consultato il 4 ottobre 2020 (archiviato dall'url originale il 25 agosto 2019).
  3. ^ F. Udwadia e R. Kalaba, What is the General Form of the Explicit Equations of Motion for Constrained Mechanical Systems? (PDF), in Journal of Applied Mechanics, vol. 69, n. 3, 2002, pp. 335–339, Bibcode:2002JAM....69..335U, DOI:10.1115/1.1459071. URL consultato il 4 ottobre 2020 (archiviato dall'url originale il 13 aprile 2021).

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