Privazione del sonno | |
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Occhiaie e gonfiore periorbitale, tipica condizione che si presenta nei soggetti privati del sonno. | |
Specialità | medicina del sonno |
Eziologia | insonnia, sindrome delle apnee nel sonno e disturbo del sonno |
Classificazione e risorse esterne (EN) | |
MeSH | D012892 |
La privazione del sonno è una condizione che consiste nella notevole riduzione o totale assenza del sonno in una persona o animale, che può condurre alla morte[1].
Le conseguenze immediate della privazione del sonno, oltre alla stanchezza psicofisica, includono cattivo umore, facile irritabilità, difficoltà nella concentrazione e nell'apprendimento[2], perdite di memoria[3], alterazione della capacità decisionale[4][5], calo di interesse per le attività quotidiane, tremori, viso gonfio e pallido e altro ancora. Più raramente si verificano alterazioni della vista e dell'olfatto. Solitamente questi effetti scompaiono una volta ripreso il normale ritmo del sonno.
Effetti ben più preoccupanti sono quelli della privazione del sonno a lungo termine. Dal punto di vista fisico si ha una maggiore propensione nell'andare incontro a ipertensione, obesità, diabete, ictus e infarto[6]. A livello mentale si è rilevata una maggiore vulnerabilità nello sviluppare patologie psichiatriche quali stress, ansia, depressione, paranoia, aumento del rischio di suicidio[7] e raramente episodi psicotici, nonché l'invecchiamento precoce del sistema nervoso[8]. Non a caso la veglia forzata è inserita tra i metodi di tortura più utilizzati[9].
A lungo termine la privazione totale di sonno ha causato la morte nei topi da laboratorio[1].