La propaganda omofobica (o propaganda omofoba, oppure propaganda anti-gay) è una propaganda basata sull'eterosessismo e sull'omofobia nei confronti degli omosessuali e di tutte le persone non-eterosessuali (lesbiche, gay, bisessuali, transessuali e queer). Questo tipo di propaganda supporta i pregiudizi e gli stereotipi LGBTQ anti-gay, e promuove la stigmatizzazione sociale, la discriminazione e la demonizzazione delle persone LGBTQ.
Il termine "propaganda omofobica" venne utilizzato dallo storico Stefan Micheler nel suo lavoro Propaganda Omofobica e la Denuncia di uomini desiderosi del sesso tra persone dello stesso genere sotto il nazionalsocialismo (in inglese: Homophobic Propaganda and the Denunciation of Same-Sex-Desiring Men under National Socialism),[1] nonché altre opere che trattano l'argomento.[2]
In alcuni Paesi determinate forme di propaganda omofobica sono considerati come discorsi d'odio e sono proibite dalla legge. In Russia, ad esempio, questo tipo di propaganda può anche essere trattato come illegale, perché le leggi in Russia proibiscono esplicitamente discorso di odio contro qualsiasi gruppo sociale (non menzionando esplicitamente l'orientamento sessuale), e la persone LGBT possono essere considerati come gruppo sociale distinto.[3]