Prussiani

Insediamento delle popolazioni baltiche nel secolo XII. Balti orientali in marrone, Balti occidentali in verde

I Pruzzi (Pruzzen) o Prussi[1] (Prußen), da cui Prussiani (Preußen) o, ancora, Pruteni, erano una popolazione del gruppo dei Balti occidentali, parlanti la lingua prussiana, originariamente insediata tra i fiumi Nemunas e Minge. La Prussia venne così chiamata ispirandosi al loro nome, anche se successivamente alla loro scomparsa e sostituzione con popolazioni tedesche portate dai cavalieri teutonici. La zona d'insediamento dei Pruzzi si estendeva, ad est e verso sud-ovest, anche oltre i confini storici della Prussia. Nelle zone più centrali del loro insediamento i ritrovamenti archeologici provano una presenza ininterrotta di questa popolazione dalla fine del Neolitico sino al Medioevo. L'espansione verso la zona della Vistola ebbe luogo nel VII secolo, quando la presenza di coloni germanici era ancora molto sparuta. Dopo essere stati sottomessi dall'Ordine teutonico, vennero via via assimilati da popolazioni immigrate d'origine tedesca o polacca. La loro lingua, il prussiano si estinse attorno al XVII - XVIII secolo, ed è scarsamente documentata. Toponimi di origine prussiana sono Barta, Chełmno, Notanga, Pamede, Sasna e Lubava, Suduwa, Galinda, Nadruwa, Pagude, Semba, Skalwa e Warme.

  1. ^ Dizionario di Storia Treccani (2011)

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