Publio Cornelio Scipione

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Publio Cornelio Scipione
Console della Repubblica romana
Busto di Scipione l'Africano esposto ai Musei Capitolini a Roma
Nome originalePublius Cornelius Scipio Africanus
Cognomina ex virtuteAfricano
Nascita236 a.C.[1]
Roma
Morte183 a.C.
Liternum
ConiugeEmilia Paola Terzia
FigliPublio Cornelio Scipione,
Lucio Cornelio Scipione,
Cornelia Africana maggiore,
Cornelia Africana minore
GensCornelia
PadrePublio Cornelio Scipione
MadrePomponia
Tribuno militare216 a.C.
Edilità213 a.C.,[2] prima dell'età richiesta[3][4]
Consolato205 a.C.
194 a.C.
Proconsolato210 a.C. - 206 a.C. in Spagna

204 a.C. - 202 a.C. in Africa

Censura199 a.C.
Princeps senatus199 a.C. - 183 a.C.

Publio Cornelio Scipione Africano (in latino Publius Cornelius Scipio Africanus; pronuncia classica o restituta: [ˈpuːblɪ.ʊs kɔrˈneːli.ʊs ˈskiːpi.oː aːfrɪˈkaːnʊs]; Roma, 236 a.C.Liternum, 183 a.C.), noto anche semplicemente come Scipione l'Africano (Scipio Africanus), è stato un politico e militare romano, appartenente alla gens Cornelia, considerato uno dei più grandi strateghi militari di sempre.

Si guadagnò il cognomen ex virtute di "Africano" a seguito della vittoriosa campagna in Africa, durante la quale sconfisse il generale cartaginese Annibale nella battaglia di Zama. Viene comunemente chiamato Africano maggiore (Africanus Maior) per differenziarlo dal suo omonimo Publio Cornelio Scipione Emiliano, detto "Africano minore", che distrusse Cartagine a seguito di un lungo assedio nel 146 a.C.

  1. ^ Polibio, X, 6.10.
  2. ^ Scullard 1992, p. 278.
  3. ^ Periochae, 25.1.
  4. ^ Livio, XXV, 2.6.

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