I radicali (in mandarino 部首S, BùshǒuP; in cantonese bou6sau2; in giapponese ぶしゅ?, Bushu; in coreano 부수?, BusuLR; in vietnamita Bộ thủ) sono una componente grafica degli hanzi (汉字, i caratteri cinesi o "sinogrammi"), utilizzata per trovare le parole sul dizionario. Tutti i sinogrammi, sia tradizionali che moderni, sono scomponibili in parti più piccole, che sono proprio i radicali, che quindi formano i "mattoncini" della scrittura, le unità minime. Conoscendo gran parte di queste unità minime e il loro significato, risulta molto semplice memorizzare i caratteri cinesi (sia semplificati che tradizionali), usati per scrivere in cinese e giapponese accanto al kana (e anticamente in coreano e vietnamita). Risulta anche più semplice compiere studi filologici e paleografici sui caratteri cinesi. I loro antenati, trattati in modo succinto in fondo all'articolo, sono i radicali Shuowen (说文解字部首), cioè la prima lista inventata di radicali per semplificare la ricerca in un dizionario. Questa lista ne contiene 540, è stata creata da Xu Shen e inserita nello Shuowen Jiezi (100 d.C. circa).
I radicali nella scrittura cinese sono elementi chiave che forniscono indicazioni semantiche sui caratteri, anche se comprendere il loro significato originale può essere complicato a causa dell'evoluzione storica e culturale. Alcuni radicali possono avere una componente fonetica, fungendo da "chiave di lettura" per la pronuncia, mentre altri si limitano a chiarire il significato. Questo principio, noto come "principio del rebus", è alla base del 90% dei caratteri cinesi, consentendo la composizione di numerosi caratteri utilizzando una chiave di lettura fissa o un radicale comune.
I radicali, che hanno origine da pittogrammi di oggetti reali, sono stati stilizzati nel corso dell'evoluzione della scrittura cinese e, successivamente, ulteriormente semplificati durante il periodo della semplificazione dei caratteri sotto il regime comunista nella seconda metà del Novecento.
Oltre ad essere utilizzati nella scrittura cinese, i radicali sono impiegati anche per classificare i caratteri giapponesi (kanji) e quelli coreani (hanja), benché questi ultimi siano stati in gran parte sostituiti dall'alfabeto hangeul. In Vietnam, i caratteri vietnamiti (chữ Nôm) sono stati sostituiti dall'alfabeto latino.