Un razzo a propellenti ibridi o razzo a litergolo è un endoreattore con un motore che impiega propellenti in diversi stati della materia — uno in forma solida e l'altro in forma gassosa o liquida. Il concetto di razzo ibrido risale almeno agli anni trenta[2].
Il termine litergolo venne coniato dalle parole greche lithos (λίθος, solido) ed ergon (ἔργον, lavoro) e dal termine latino oleum (olio), da Wolfgang Noeggerath.
I razzi ibridi possiedono alcuni vantaggi sia nei confronti dei razzi a propellente liquido che di quelli a propellente solido in termini di semplicità, sicurezza e costi[3]. Poiché è quasi impossibile il mescolamento del combustibile e dell'ossidante (essendo in diversi stati della materia), questi razzi tendono ad avere malfunzionamenti meno critici. Come i razzi a propellente liquido possono essere spenti facilmente e la spinta può essere modulata in modo semplice. L'impulso specifico teorico è generalmente superiore a quelli a propellente solido ed è approssimativamente equivalente ai razzi a propellente liquido che impiegano idrocarburi. Con alcuni combustibili metallici si sono misurati impulsi fino a 400 secondi[4]. I sistemi ibridi sono leggermente più complessi dei razzi solidi, ma i maggiori rischi nel processo di fabbricazione, trasporto e gestione dei propellenti solidi bilanciano la maggiore semplicità di questo tipo di motori.