Regno di Polonia (1320-1385)

Regno di Polonia
Dati amministrativi
Nome ufficialeKrólestwo Polskie
Lingue ufficialipolacco
Lingue parlatelatino, polacco
CapitaleCracovia
Politica
Forma di governomonarchia
Capo di StatoLadislao I
Casimiro III
Luigi I
Edvige di Polonia
Nascitacon Ladislao I
CausaFine del periodo di frammentazione interna
FineUnione di Krewo con Edvige di Polonia
CausaUnione di Krewo
Territorio e popolazione
Religione e società
Religione di Statocattolicesimo
La Polonia sotto Casimiro il Grande
Evoluzione storica
Preceduto da Regno di Polonia
Succeduto da Regno di Polonia

Gli anni del regno di Polonia compresi tra il 1320 e il 1385 riguardano le vicissitudini storiche accadute tra l'incoronazione di Ladislao I e l'Unione di Krewo, evento grazie al quale la Polonia entrò in unione personale con il confinante Granducato di Lituania. Il matrimonio tra Edvige d'Angiò e il granduca Jogaila avviò una nuova stagione storica per la Polonia.

Il periodo della frammentazione feudale del 1138-1320, perdurato dunque per quasi due secoli, si esaurì quando Ladislao unì i vari principati nel regno di Polonia. Suo figlio, Casimiro il Grande, l'ultimo della dinastia Piast, rafforzò enormemente il Paese polacco sia al suo interno che nel rapporto con gli altri Stati.[nota 1]

Durante questo periodo, la Polonia intraprese prima una guerra con l'Ordine teutonico, preservando poi in maniera pressoché costante rapporti diplomatici tesi sia con lo Stato monastico sia con la casata di Lussemburgo, al tempo alla guida del Sacro Romano Impero. Per farli rinunciare alle loro pretese sulla corona polacca, nel 1335 il sovrano Casimiro il Grande, in sintonia con quanto gli proponevano i suoi consiglieri, versò nelle casse dei Lussemburgo 20.000 grossi di Praga. In tal modo, i Piast al potere a Cracovia vennero riconosciuti dalle potenze vicine come legittimi sovrani della Polonia. Le azioni compiute da Casimiro negli anni successivi consentirono la cessazione delle lotte in corso con i Cavalieri teutonici (con il trattato di Kalisz del 1343). Ciò permise alla Polonia di inserirsi nelle guerre in corso nel Principato di Galizia-Volinia scoppiate nel 1340.

Dopo la morte di Casimiro III nel 1370, salì al trono polacco Luigi I d'Ungheria. In quegli anni, Luigi dovette tentare di arginare la crescente influenza della nobiltà polacca (szlachta). Nel 1374, il magiaro decise di incrementare il peso specifico dell'aristocrazia per scopi personali, assegnandole svariate concessioni tramite il privilegio di Koszyce. In cambio egli impose ai nobili di nominare, in seguito alla sua morte, una delle sue figlie come successore. Deceduto Luigi d'Ungheria nel 1382, ebbe luogo il periodo di interregno più lungo della storia polacca. Alla fine, il 16 ottobre 1384, divenne regina la figlia di Luigi di nome Edvige. La donna suggellò due anni più tardi le nozze con il granduca lituano Jogaila, incoronato sovrano della Polonia il 4 marzo 1386.[1]


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