Renato Casarotto

Renato Casarotto
Casarotto al centro con Gian Carlo Grassi (sinistra) e Gianni Comino (destra) presso il Rifugio Monzino nel 1978
NazionalitàBandiera dell'Italia Italia
Alpinismo
Specialitàsalite invernali
Conosciuto per spedizioni solitarie invernali sulle Alpi, realizzazione di nuove vie sulle Ande, Alaska e Karakorum
Nuove vie aperte

Huascaran Nord - in solitaria (17 giorni)[1]
Fitz Roy - pilastro Goretta
Broad Peak, sperone nord
Denali - cresta sud-est (south buttress - ridge of no return)[2]
K2, sperone sud-sud-ovest (tentativo interrotto a quota 8.300)[3]

Salite sulle Alpi elenco delle principali salite
Spedizioni extraeuropee elenco delle principali spedizioni
SocietàClub Alpino Italiano
 

«[...] Raccontare, parlare, è molto difficile. È sempre duro arrivare così vicino all'essenza della vita e poi, dopo, ritornare indietro e sentirsi imprigionati nelle strettoie del linguaggio, completamente inadeguato a tradurre in simboli i concetti e la totalità dell'esperienza vissuta. [...]»

Renato Casarotto (Arcugnano, 15 maggio 1948K2, 16 luglio 1986) è stato un alpinista italiano.

Tra i più forti alpinisti italiani degli anni settanta e ottanta, è famoso per le sue impegnative solitarie invernali sulle Dolomiti e sul Monte Bianco e per alcune nuove vie aperte all'estero, in Patagonia, in Perù e in Karakorum. Ha perso la vita al termine di un tentativo di scalata dello sperone sud sud-ovest del K2, cadendo in un crepaccio a breve distanza dal campo base.

  1. ^ (EN) South America, Peru, Cordillera Blanca, Huascarán Norte, North Face, Solo, su publications.americanalpineclub.org.
  2. ^ (EN) Ridge of No Return, prima ascesa di Renato Casarotto, su publications.americanalpineclub.org.
  3. ^ (EN) K2 Tragedy: Death of Renato Casarotto, su publications.americanalpineclub.org.

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