Lituania | |
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Motto: Visų šalių proletarai, vienykitės! (Proletari di tutto il mondo, unitevi!) | |
Dati amministrativi | |
Nome completo | Repubblica Socialista Sovietica Lituana |
Nome ufficiale | Lietuvos Tarybų Socialistinė Respublika (1940-1991) |
Lingue ufficiali | lituano russo |
Lingue parlate | russo, lituano |
Inno | Inno della RSS Lituana |
Capitale | Vilnius |
Dipendente da | Unione Sovietica |
Politica | |
Forma di Stato | Repubblica socialista sovietica |
Forma di governo | Repubblica a partito unico |
Nascita | 21 luglio 1940 |
Fine | 11 marzo 1990 con Vytautas Landsbergis |
Territorio e popolazione | |
Territorio originale | 65200 km² |
Popolazione | 3689779 - nel 1989 |
Economia | |
Valuta | rublo sovietico |
Varie | |
Prefisso tel. | +7 012 |
Evoluzione storica | |
Preceduto da | Repubblica di Lituania (1919-1940) Reichskommissariat Ostland (1941-1944) |
Succeduto da | Reichskommissariat Ostland (1941-1944) Lituania (1990) |
Ora parte di | Lituania |
La Repubblica Socialista Sovietica di Lituania (in lituano Lietuvos Tarybų Socialistinė Respublika; in russo Литовская Советская Социалистическая Республика?, Litovskaja Sovietskaja Socialističeskaja Respublika) fu una delle Repubbliche dell'Unione Sovietica nel 1940-1941 e dal 1944 al 1990. Conosciuta anche come Lituania sovietica, dopo il 1946 il suo territorio e i suoi confini rispecchiavano quelli dell'attuale Paese baltico, ad eccezione di piccoli adeguamenti del confine con la Bielorussia.
Durante la seconda guerra mondiale, quando l'URSS non partecipava ancora nel conflitto, la Repubblica di Lituania precedentemente indipendente fu occupata dalle truppe dell'Armata Rossa il 16 giugno 1940, in accordo ai termini del patto Molotov-Ribbentrop del 23 agosto 1939 e del trattato di mutua assistenza sovietico-lituano stipulati con i baltici; il 21 fu stabilito un governo fantoccio.[1] Tra il 1941 e il 1944, dopo l'avvio del operazione Barbarossa, ebbe luogo l'occupazione tedesca della Lituania, la quale fu inglobata dai nazisti nel Reichskommissariat Ostland. Quando i nazisti si ritirarono tra il 1944 e il 1945, ebbe luogo la rioccupazione sovietica dei paesi baltici e l'egemonia sovietica fu ristabilita per più di quarant'anni. In virtù di una siffatta situazione, molti paesi occidentali continuarono a riconoscere la Lituania come uno stato sovrano de iure, in sintonia con i principi del diritto internazionale, e poiché le ambasciate attive prima del 1940 continuarono ad operare in varie città estere.
Il 18 maggio 1989, la RSS Lituana si dichiarò uno Stato sovrano, sebbene facesse ancora parte dell'URSS. L'11 marzo 1990, la Repubblica di Lituania ritornò a essere uno Stato indipendente. Il paese venne dapprima riconosciuto dalle nazioni occidentali immediatamente prima della dissoluzione dell'Unione Sovietica e, più tardi, anche da questa'ultima il 6 settembre 1991.
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