Ricciarda | |
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Tragedia in cinque atti | |
Autore | Ugo Foscolo |
Lingua originale | |
Ambientazione | Il castello del Principe a Salerno |
Composto nel | settembre 1812 - giugno 1813 |
Prima rappresentazione italiana | 17 settembre 1813 Bologna |
Personaggi | |
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Trasposizioni operistiche | La Ricciarda di Giovanni Gonella, Cagliari, 1836 |
La Ricciarda è una tragedia di Ugo Foscolo in cinque atti ideata prima del trasferimento dell'autore a Firenze e qui composta nell'arco di tempo che va dal settembre 1812 ai primi di giugno dell'anno successivo.[1]
Essa venne rappresentata per la prima volta a Bologna il 17 settembre del 1813 dalla compagnia di attori diretta da Salvatore Fabbrichesi. Il ruolo principale venne dato a un'attrice non molto esperta, Carolina Cavalletti Tessari, che aveva sostituito da poco tempo la primadonna Anna Fiorilli Pellandi.[2]
L'opera teatrale venne pubblicata nel 1820 a Londra, accompagnata da una dedica a Lord John Russell, per l'editore John Murray.[3]
La tragedia, che è ambientata nel medioevo ed è versificata in endecasillabi sciolti, si svolge, secondo le unità aristoteliche, in un'unica giornata. Protagonisti della vicenda sono due innamorati, Guido e Ricciarda, i cui padri si combattono ferocemente da più di trent'anni. Ricciarda è infatti figlia di Guelfo tiranno di Salerno il cui fratellastro Averardo è padre di Guido.
In una lettera a Silvio Pellico, il 4 ottobre 1812 Foscolo scrive:
«è una tragedia tutto amore, e terribile per contrasti di pietà e di ferocia, e di affetti d'amicizia, d'amore, di fraternità.[4]»
Infatti la Ricciarda è, delle tre tragedie foscoliane, quella più concentrata e tesa e anche più adatta alla rappresentazione.