Ricottura

La ricottura di un acciaio è un trattamento termico che consiste nel riscaldamento ad una temperatura superiore a quella di austenitizzazione (Ac3 + 50-70 °C), seguito dalla permanenza di durata opportuna e da un lento raffreddamento solitamente in forno.[1] Deve conseguire uno o più dei seguenti obiettivi:

  • equilibrio chimico: riduzione della segregazione minore;
  • equilibrio strutturale: trasformazione delle fasi metastabili;
  • equilibrio meccanico: riduzione delle tensioni residue interne, incrudimento compreso.

Si utilizza prevalentemente su acciai e su rame per prepararli alle fasi successive della lavorazione, rendendo il materiale più dolce e più omogeneo.
Nel caso dell'acciaio, si riscalda sino ad una temperatura poco superiore a quella di austenitizzazione e si mantiene a tale temperatura per un tempo sufficiente a trasformarlo completamente in austenite; segue poi un lento raffreddamento in forno.

Tramite la ricottura viene alterata la microstruttura del materiale, causando mutamenti nelle sue proprietà quali la flessibilità e la durezza. Il risultato tipico è la rimozione dei difetti della struttura cristallina. Può avere anche lo scopo di uniformare la composizione chimica dell'acciaio, in tal caso il riscaldamento è eseguito ad una temperatura più elevata e per tempi più lunghi.

I processi che portano alle modifiche del reticolo cristallino durante la ricottura hanno ispirato in informatica la tecnica della ricottura simulata (o simulated annealing), che è una metaeuristica simile agli algoritmi genetici.

  1. ^ Arduino, p. 321.

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