Rimpianto

John Greenleaf Whittier, Maud Muller, la protagonista di un poema di John Greenleaf Whittier sul rimpianto

Il rimpianto[1] è una reazione negativa, conscia ed emotiva a comportamenti avuti nel passato. Generalmente viene accompagnato da tristezza o imbarazzo, che si manifestano dopo che una persona si rende conto che avrebbe dovuto fare una determinata cosa che non ha fatto.

Il rimpianto è distinto dalla colpevolezza, in quanto questa è una sensazione molto più emotiva ed è difficile da spiegare e da comprendere in modo obiettivo. In questo caso, in termini di intensità emotiva, il rimpianto è un'emozione subordinata alla colpevolezza. Inoltre, nel caso della colpevolezza, la vergogna agisce in ambito sociale, mentre nel rimpianto solo nel piano strettamente personale.

È inoltre distinto dal rimorso che è considerato dalla società come violento o vergognoso.

Il rimpianto si manifesta per azioni che si volevano fare e che non si sono fatte.

In letteratura e in retorica il rimpianto è anche una forma di evocazione o espressione di sentimenti di mancanza, assenza.

«Noi tutti dovremmo cominciare a mangiare prima di diventare troppo vecchi. La paura di mangiare è stupida. È così che nascono i rimpianti di non aver mangiato nulla per tutta la vita!.»

  1. ^ rimpianto in Vocabolario - Treccani, su treccani.it. URL consultato il 22 maggio 2023.

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