Rivolta 8888

Rivolta 8888
parte del Conflitto interno in Birmania
Data12 marzo - 21 settembre 1988
LuogoBirmania
Causa
Esitocolpo di stato militare del 18 settembre 1988, repressione violenta della rivolta
Schieramenti
Opposizione
  • manifestanti pro-democrazia
  • studenti
  • unioni sindacali
Governo birmano
  • Partito del Programma Socialista della Birmania
  • Tatmadaw
  • Forza di polizia della Birmania
  • Comandanti
    Effettivi
    • 1 milioni di manifestanti a Yangon
    • 500.000 manifestanti alla Pagoda Shwedagon
    • 500.000 manifestanti al centro di Yangon
    • 100.000 manifestanti a Mandalay[1]
    • 50.000 manifestanti a Sittwe
    • numeri sconosciuti di manifestanti nel resto del paese
    Perdite
    350 morti (stima ufficiale)
    da 3000[2] a 10.000 morti[3][4] (stimati)
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    Storia della Birmania
    Regno di Thaton
    Città stato pyu
    Regno di Pagan (I Impero Birmano)
    Regno di Ava
    Regno di Hanthawaddy
    Dinastia di Toungoo (II Impero Birmano)
    Dinastia Konbaung (III Impero Birmano)
    Prima guerra anglo-birmana
    Seconda guerra anglo-birmana
    Terza guerra anglo-birmana
    Birmania britannica
    Occupazione giapponese e Governo fantoccio
    Birmania indipendente
    Dittatura socialista e militare
    Rivolta 8888
    Dittatura militare di Saw Maung e Than Shwe

    La rivolta 8888 (in birmano ၈၄လုံး o ရ္ဟစ္‌လေးလုံး‌; MLCTS: hrac le: lum:) fu un'insurrezione nazionale nella Repubblica Socialista dell'Unione della Birmania contro la dittatura militare per ottenere la democrazia; iniziò l'8 agosto 1988 ed ebbe fine con il sanguinoso colpo di Stato del 18 settembre. I militari ripresero il controllo del Paese con la neonata giunta militare chiamata Consiglio di Stato per la Restaurazione della Legge e dell'Ordine. Durante il periodo della crisi, Aung San Suu Kyi emerse come icona nazionale.

    Durante la rivoluzione, migliaia di studenti, monaci e altri civili furono uccisi dal Tatmadaw (Forze armate birmane). In seguito vi furono in Birmania altre insurrezioni, tutte soppresse dal governo militare.

    1. ^ Fong (2008), pp. 149
    2. ^ (EN) Was Burma's 1988 uprising worth it?, 6 agosto 2008. URL consultato il 16 ottobre 2023.
    3. ^ Ferrara (2003), pp. 313
    4. ^ Wintle (2007)

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