Rivolta del ghetto di Varsavia

Rivolta del ghetto di Varsavia
parte della seconda guerra mondiale
Soldati delle SS durante la rivolta del ghetto di Varsavia
Data19 aprile - 16 maggio 1943
LuogoGhetto di Varsavia, Polonia
EsitoDecisiva vittoria tedesca
Schieramenti
Comandanti
Effettivi
2.054, incluse 821 Waffen-SScirca 70.000 civili, 750-1.000 combattenti
Perdite
almeno 17 morti e 93 feriti[1] (16 morti e 85 feriti in azione)[2] (stima tedesca)

1.000 perdite (stima resistenza polacca)[3]

300 perdite (stime attuali)[4]
circa 13.000 vittime al ghetto (7.000 uccisi in esecuzioni sommarie, più 5.000-6.000 vittime degli incendi e delle esplosioni), oltre a 6.929 combattenti prigionieri uccisi nel Campo di concentramento di Treblinka. I 42.000 superstiti furono deportati e dispersi nei campi di concentramento di Majdanek, Poniatowa, Trawniki, Budzyn e Krasnik.[5][6]
Voci di rivolte presenti su Wikipedia

«Visto che l'umanità si è accordata che morire con le armi in pugno è più bello che senza, allora ci siamo sottomessi a questa convenzione»

La rivolta del ghetto di Varsavia del 1943 (in yiddish ווארשעווער געטא אויפשטאנד / Varshever geto oyfshtand, in polacco Powstanie w getcie warszawskim, in tedesco Aufstand im Warschauer Ghetto) fu l'insurrezione, avvenuta dal 19 aprile al 16 maggio 1943, compiuta dalla popolazione ebraica reclusa nel ghetto di Varsavia verso le autorità tedesche occupanti la capitale polacca durante la seconda guerra mondiale.[7] Furono circa 13.000 gli ebrei uccisi nel ghetto in conseguenza della repressione della rivolta (7.000 vittime di esecuzioni sommarie all'interno del ghetto, più 5.000-6.000 che perirono negli incendi o tra le macerie degli edifici distrutti).[8] Alle vittime dei combattimenti nel ghetto vanno aggiunti 6.929 "combattenti" prigionieri che furono trasportati e uccisi a Treblinka.[9] Il ghetto fu completamente raso al suolo e i suoi 42.000 abitanti superstiti furono dispersi in vari campi di concentramento.[5]

  1. ^ Kazimierz Moczarski, Entretiens avec le bourreau, Éditions Gallimard, 2011.
  2. ^ AA.VV. Macchina di Morte 1993, p. 139.
  3. ^ Etnasi, Forti 1963, p. 120.
  4. ^ Israel Gutman, The Jews of Warsaw, 1939–1945: Ghetto, Underground, Revolt, Indiana University Press, 1982.
  5. ^ a b "Warsaw Ghetto Uprising", United States Holocaust Memorial Museum.
  6. ^ Etnasi, Forti 1963, p. 117.
  7. ^ Salmaggi, Pallavisini 1989, p. 367.
  8. ^ "The Stroop Report", Jewish Virtual Library.
  9. ^ Errore nelle note: Errore nell'uso del marcatore <ref>: non è stato indicato alcun testo per il marcatore ReferenceC

From Wikipedia, the free encyclopedia · View on Wikipedia

Developed by Tubidy