Rivoluzione haitiana

Rivoluzione haitiana
La Battaglia di Santo Domingo, in un dipinto di January Suchodolski che raffigura uno scontro tra soldati polacchi al servizio della Francia e gli schiavi ribelli liberati dai soldati rivoluzionari haitiani
Data21 agosto 17911º gennaio 1804
LuogoHaiti (bandiera) Haiti
CausaMalcontento sociale per le condizioni degli schiavi
EsitoVittoria dei rivoluzionari haitiani
Modifiche territorialiCreazione dell'Impero di Haiti
Schieramenti
1791–1793
Ex schiavi
Realisti francesi

Spagna (bandiera) Spagna (dal 1793)

1793–1798
Realisti francesi
Gran Bretagna
Spagna (bandiera) Spagna (fino al 1796)

1798–1801
Lealisti di Louverture

1802–1804
Ex schiavi
Regno Unito (bandiera) Regno Unito
1791–1793
Schiavisti
Regno di Francia (fino al 1792)
Repubblica francese (dal 1792)

1793–1798
Repubblica francese
Ex schiavi

1798–1801
Lealisti di Rigaud
Spagna (bandiera) Spagna

1802–1804
Repubblica francese
Spagna (bandiera) Spagna
Comandanti
Effettivi
Esercito regolare: 55.000,
Volontari: più di 100.000
31.000[1]
Esercito regolare: 60.000,
86 tra navi da guerra e fregate
Perdite
Haitiani: 200.000 morti[2]
Inglesi: 45.000 morti[2]
Francia: 75.000 morti[2]Coloni bianchi: 25.000[2]
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La rivoluzione haitiana (in francese Révolution haïtienne) fu una rivolta scoppiata per l'abolizione della schiavitù e contro il colonialismo da parte di un gruppo di schiavi liberati contro il governo coloniale francese a Saint-Domingue, attuale Haiti. Essa incominciò il 22 agosto 1791 alle 22:00,[3] e si concluse nel 1804 con l'indipendenza della colonia. Era all'epoca l'unico stato che si era costituito in nazione indipendente grazie a una rivolta di schiavi e che fosse governato da non bianchi ma da ex prigionieri.[4] Essa fu uno dei momenti chiave nella storia del razzismo del Mondo Atlantico[5] e, stando ad alcuni storici, "ha sovvertito il linguaggio stesso dell'Illuminismo fornendo a quest'ultimo un significato che esso non aveva prima di allora".[6]

I suoi effetti, e in particolare le norme contrarie alla schiavitù, ebbero un notevole influsso sulla politica schiavista nelle Americhe. La fine del governo francese e l'abolizione della schiavitù nell'ex colonia venne celebrata anche per la collaborazione con i mulatti contro gli europei.[7][8][9] Rappresentò la più grande insurrezione di schiavi dall'epoca di Spartaco contro la Repubblica romana circa 1900 anni prima.[10] Essa contribuì fortemente a cambiare il credo comune sul ruolo di inferiorità delle persone nere e sulla capacità degli schiavi di ottenere e mantenere la loro libertà. La capacità organizzativa dei ribelli e la loro tenacia scioccò e spaventò molti schiavisti.[11]

  1. ^ Thomas Madiou, Histoire d'Haiti Volume 3 of Histoire d'Haïti [1492]-, J. Courtois,, 1848, p. 313.
  2. ^ a b c d Scheina, Latin America's Wars, Potomac Books, p. 1772.
  3. ^ Adam Hochschild, Bury the Chains, Houghton Mifflin, 2005, p.  257..
  4. ^ Franklin W. Knight, The Haitian Revolution, in The American Historical Review, vol. 105, n. 1, febbraio 2000, pp. 103-115, DOI:10.2307/2652438.
  5. ^ Joseph, Celucien L., ‘The Haitian Turn’: An Appraisal of Recent Literary and Historiographical Works on the Haitian Revolution, in Journal of Pan African Studies, vol. 5, n. 6, 2012, pp. 37-55.
  6. ^ L. Sala-Molins, Dark Side of the Light: Slavery and the French Enlightenment, University of Minnesota Press, Minneapolis 2006, p. 126.
  7. ^ Taber, Robert D. "." 13, no. 5 (2015): 235–50. doi:10.1111/hic3.12233., Navigating Haiti's History: Saint-Domingue and the Haitian Revolution, in History Compass, vol. 13, n. 5, 2015, pp. 235-50, DOI:10.1111/hic3.12233.
  8. ^ Bongie, Chris, Friends and Enemies: The Scribal Politics of Post/colonial Literature, Liverpool, UK, Liverpool University Press, 2008, p. 45, ISBN 1-84631-142-X.
  9. ^ Curtis Comstock, Sandra, Incorporating Comparisons in the Rift: Making Use of Cross-Place Events and Histories in Moments of World Historical Change, a chapter in Anna Amelina, Beyond methodological nationalism: research methodologies for cross-border studies, Taylor and Francis,, 2012, pp. 183-185, ISBN 0-415-89962-1.
  10. ^ Vulliamy, Ed (a cura di), The 10 best revolutionaries, su theguardian.com, The Guardian, 28 agosto 2010. URL consultato il 15 dicembre 2015.
  11. ^ Philip James Kaisary, "The Literary Impact of the Haitian Revolution," Ph.D. dissertation, University of Warwick, 2008, pp. 8-10.

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