Robert Johnson | |
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La tomba di Robert Johnson | |
Nazionalità | Stati Uniti |
Genere | Delta blues[1] |
Periodo di attività musicale | 1929 – 1938 |
Strumento | voce, chitarra, armonica a bocca |
Etichetta | Vocalion Records, Sony-Columbia |
Robert Leroy Johnson (Hazlehurst, 8 maggio 1911 – Greenwood, 16 agosto 1938) è stato un cantautore e chitarrista statunitense.
Tra le massime leggende della musica blues[2], è considerato uno dei più grandi e influenti musicisti del ventesimo secolo[3][4][5][6][7].
Fece parte della scena blues sorta nella zona del delta del Mississippi (Delta Blues) nei primi decenni del Novecento: la sua oscura biografia, scarsamente documentata, e la sua morte misteriosa all'età di soli ventisette anni hanno contribuito notevolmente ad alimentare le fosche leggende sulla sua figura già circolanti in vita[8].
La sorprendente combinazione di tecnica chitarristica, canto e improvvisazione caratterizzante le sue ventinove storiche registrazioni, effettuate tra il 23 novembre 1936 e il 20 giugno 1937, ha costituito una base imprescindibile per intere generazioni di musicisti a venire tra cui Muddy Waters, Bob Dylan, i Rolling Stones, i Cream, gli Allman Brothers, Johnny Winter, Eric Clapton, Jimi Hendrix, Jeff Beck e i Led Zeppelin[9]. Fa parte del cosiddetto Club 27, il gruppo di grandi artisti morti a 27 anni.[10] Johnson è infatti morto a tale età il 16 agosto 1938 in circostanze misteriose.
Il 23 gennaio 1986 è stato tra i primi musicisti a essere introdotti nella Rock and Roll Hall of Fame[11], segnatamente nella categoria Early Influences, mentre la rivista Rolling Stone l'ha collocato alla settantunesima posizione nella lista dei cento migliori chitarristi della storia[12].