Robert Plant

Robert Plant
Robert Plant nel 2010 a Manchester
NazionalitàBandiera del Regno Unito Regno Unito
GenereHard rock[1][2]
Heavy metal[1][3][4]
Blues rock[1]
Folk rock[1]
Periodo di attività musicale1966 – in attività
Strumentovoce, armonica a bocca, percussioni, chitarra, batteria
EtichettaSwan Song Records
Atlantic Records
Rhino Records
Es Paranza
GruppiLed Zeppelin,
New Yardbirds,
Band of Joy,
Hobbstweedle
Album pubblicati25 (in gruppo)
14 (da solista)
Studio9 (con i Led Zeppelin)
11 (da solista)
1 (con i Page and Plant)
1 (con Alison Krauss)
Live3 (con i Led Zeppelin)
1 (da solista)
1 (con i Page and Plant)
Raccolte8 (con i Led Zeppelin)
2 (da solista)
Sito ufficiale

Robert Anthony Plant (West Bromwich, 20 agosto 1948) è un cantautore, musicista e compositore britannico.

Nel 1968, contattato da Jimmy Page, entrò a far parte dei neo-formatisi Led Zeppelin nel ruolo di voce solista e autore, contribuendo in maniera determinante alla nascita dell'hard rock, genere del quale il gruppo è comunemente ritenuto iniziatore, e rimanendovi fino allo scioglimento del gruppo, avvenuto nel 1980 a causa della morte del batterista John Bonham.

Dal 1982 si è dedicato con alterne fortune alla carriera solista, riprendendo e ampliando molti dei temi costituenti la complessa alchimia musicale dei Led Zeppelin come il blues, il folk, la musica araba e le tematiche mitologiche, in particolar modo quelle celtiche.

La sua ecletticità nel combinare vari generi musicali, le pose sfrontate che assumeva sul palco e soprattutto il suo timbro vocale estremo, del tutto inedito per l'epoca, per la sua capacità di assumere sfumature assai delicate o livelli di inaudita aggressività, ne hanno fatto un modello per i cantanti hard rock e heavy metal che sarebbero venuti; esempi piuttosto evidenti sono Steven Tyler[5] degli Aerosmith, Bon Scott[6] degli AC/DC, Axl Rose[7] dei Guns N' Roses, Freddie Mercury dei Queen,[7] David Lee Roth[7] dei Van Halen, Paul Stanley dei Kiss,[5] Sammy Hagar dei Montrose,[5] Rob Halford dei Judas Priest,[5] Jack Russell dei Great White,[5] Geddy Lee dei Rush, David Coverdale degli Whitesnake e Jeff Keith dei Tesla così come moltissimi altri.

Il 20 aprile 1992 ha preso parte al Freddie Mercury Tribute, eseguendo “Crazy Little Thing Called Love e Innuendo che non venne inclusa sia nella VHS che nel DVD su richiesta dello stesso Plant, poiché ritenne che, a causa delle cattive condizioni di salute, la sua esecuzione fosse di basso livello.

È stato collocato al 15º posto nella lista dei 100 migliori cantanti secondo Rolling Stone;[8] nel 2009 è stato votato dagli ascoltatori di Planet Radio e dai lettori della rivista NME come Greatest voice in Rock.[9][10] Identico responso ha dato il sondaggio condotto nel 2011 tra i lettori internazionali di Rolling Stone: per il pubblico, Robert Plant è Il più grande cantante solista di tutti i tempi.[11]

  1. ^ a b c d (EN) Led Zeppelin, su allmusic.com. URL consultato il 17 maggio 2010.
  2. ^ (EN) Led Zeppelin, su nolifetilmetal.com. URL consultato il 17 maggio 2010.
  3. ^ (EN) Traditional heavy metal bands., su heavymetal.about.com. URL consultato il 17 maggio 2010 (archiviato dall'url originale il 13 maggio 2013).
  4. ^ Robert Walser, p. 10.
  5. ^ a b c d e (EN) Bill Meredith, Robert Plant "followers", su allmusic.com. URL consultato il 23 maggio 2010.
  6. ^ (EN) Jason Ankeny, Bon Scott, su allmusic.com. URL consultato il 20 maggio 2010.
  7. ^ a b c (EN) Robert Plant, su rollingstone.com. URL consultato il 2 ottobre 2012.
  8. ^ Lista dei 100 migliori cantanti di tutti i tempi secondo Rolling Stone, su rollingstone.com.
  9. ^ (EN) Robert Plant voted 'greatest voice in rock', su nme.com, 3 gennaio 2009. URL consultato il 20 maggio 2010.
  10. ^ (EN) Alison Maloney, Robert Plant is still on the top of the tree, su thesun.co.uk, The Sun.com, 2 gennaio 2009. URL consultato il 2 ottobre 2012.
  11. ^ (EN) Robert Plant, su rollingstone.com. URL consultato il 2 ottobre 2012.

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