Robin McLaurin Williams (Chicago, 21 luglio 1951 – Paradise Cay, 11 agosto 2014[1]) è stato un attore e comico statunitense.
Ebbe una formazione teatrale e ottenne popolarità televisiva tra la fine degli anni settanta e l'inizio degli anni ottanta, interpretando l'alieno Mork nella serie televisiva Mork & Mindy (1978-1982). In seguito, tra la fine degli anni ottanta e l'inizio degli anni duemila, raggiunse l'apice del successo quale protagonista con ruoli brillanti in numerose pellicole che lo portarono a essere definito «interprete dalla comicità debordante e fulminante»[2], ma anche «attore intenso e misurato in ruoli meno divertenti»[2].
Candidato all'Oscar per le sue interpretazioni di Adrian Cronauer in Good Morning, Vietnam (1987) di Barry Levinson, del professor John Keating ne L'attimo fuggente (1989) di Peter Weir e di Henry Parry Sagan ne La leggenda del re pescatore (1991) di Terry Gilliam, si aggiudicò infine la statuetta nel 1998 per il ruolo dello psicologo Sean McGuire in Will Hunting - Genio ribelle, girato l'anno precedente accanto a Matt Damon e Ben Affleck, con la regia di Gus Van Sant.
Williams fu protagonista specialmente di film per famiglie[3][4], dagli avventurosi Hook - Capitan Uncino (1991) e Jumanji (1995) alle commedie ironiche ma anche drammatiche Mrs. Doubtfire - Mammo per sempre (1993) e Patch Adams (1998); ma anche dei thriller One Hour Photo e Insomnia, entrambi del 2002.
Pur mantenendo intatte le sue capacità di adattarsi a molti ruoli, negli ultimi anni visse la difficoltà di essere in parte dimenticato dal pubblico e di non ricevere l'appoggio della critica[5], ritornando caro al grande pubblico incarnando la statua di cera del presidente Theodore Roosevelt al fianco di Ben Stiller nella trilogia di Una notte al museo[6]. Dopo alcuni problemi di salute superati negli anni, Williams morì suicida l'11 agosto 2014 all'età di 63 anni; tempo dopo l'autopsia rivelò che l'attore soffriva di demenza a corpi di Lewy, una grave malattia degenerativa[7][8], che i medici non avevano saputo diagnosticargli correttamente, parlando invece di depressione. Quest'ultima, infatti, può apparire simile ad alcune neuropatie degenerative: tra l'altro, la specifica demenza di Robin Williams è diagnosticabile solo in fase autoptica e la diagnosi empirica può essere eseguita solo in fase avanzata.
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