Rosario Scalero

Rosario Scalero, foto pubblicata sul Musical Courier, 6 aprile 1929

Natale Bartolomeo Melchiorre Rosario Scalero[1] (Moncalieri, 24 dicembre 1870Montestrutto, 24 dicembre 1954) è stato un violinista e compositore italiano che si conquistò fama e autorità come insegnante negli Stati Uniti.[2] Fu infatti docente di composizione tra il 1919 e il 1928 alla Mannes School di New York e, tra il 1924 e il 1946 al Curtis Institute of Music di Filadelfia di cui divenne Direttore del Dipartimento di Teoria e composizione. Scalero contribuì in maniera determinante allo sviluppo della musica americana trasformando giovani studenti in artisti completi e originali. Nel periodo tra il 1919 e il 1946 ebbe in America più di 200 allievi, alcuni dei quali raggiunsero la notorietà, negli Stati Uniti e in tutto il mondo. Tra questi Gian Carlo Menotti, Samuel Barber e Nino Rota.

  1. ^ Melchiorre era il nome del nonno paterno, Bartolomeo quello del padre; Natale il nome che si decise di aggiungere a quello ufficiale di Rosario perché la sua nascita avvenne mentre “suonavano le campane per la Messa” del Natale. Cfr. Liliana Scalero, Nella quiete del castello di Montestrutto si è spento l’insigne musicista Rosario Scalero, in «Il Risveglio Popolare», 30/12/1954.
  2. ^ La ricostruzione della biografia e dell’opera del compositore è stata possibile grazie al lavoro di Chiara Marola, Vita e opere di Rosario Scalero: uno studio storico-documentario, Università degli Studi di Torino, Facoltà di Scienze della Formazione (DAMS), a.a. 2003-2004 (relatore prof. Paolo Gallarati) e anche grazie alla pubblicazione Rosario Scalero (1870-1954), un maestro fra “i due mondi”, atti della giornata di studi nel cinquantenario della scomparsa (Settimo Vittone, Torino, 17 luglio 2004), a cura di Eleonora Negri e Chiara Marola. Per la riscoperta della figura del compositore si veda Chiara Marola, Il musicista Scalero “riscoperto” dal Festival della Via Francigena. Nel ricco Archivio di Montestrutto fonti inedite per una biografia, in «Il Canavesano», Ivrea, Bolognino, 1984, dicembre 2004 pp. 94-99.

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