Rudolf Kalvach

Rudolf Kalvach

Rudolf Kalvach (Vienna, 22 dicembre 1883Kosmonosy, 14 marzo 1932) è stato un artista boemo, vissuto tra Vienna e Trieste.

“Egli [Rudolf Kalvach] è uno dei talenti più particolari della nuova generazione di artisti. I grandi pannelli smaltati e gli studi decorativi a tempera rivelano nella ricca e intensa vivacità cromatica e nella soluzione delle linee una forte tendenza personale a effetti decorativi. La sua evoluzione artistica – interrotta dalla malattia – lo ricondurrà di nuovo, si spera, a quelle altezze che, in modo così promettente, ha conquistato”[1]

Rudolf Kalvach è una figura artistica singolare nel panorama artistico di inizio Novecento. La sua carriera artistica si svolge parallelamente alla sua formazione alla Kunstgewerbeschule, la scuola di arti applicate del k. k. Österreichischen Museums für Kunst und Industrie (oggi: Universität für angewandte Kunst Wien), e viene bruscamente interrotta da un primo ricovero a causa di disturbi mentali, da cui non si riprenderà più e a cui ne seguirà un secondo. La creatività di Kalvach, pur in un breve periodo, si manifesta però in diversi ambiti: dalla serie di cartoline per la Wiener Werkstätte in cui presenta un repertorio fantastico popolato da bizzarri uomini e animali, spesso accompagnati da scritte ironiche, alle due serie di tarocchi stampate per il Llyod Austriaco, dove le navi della compagnia di navigazione sono ritratte accanto a personaggi immaginari, al ciclo xilografico dedicato alla vita nel porto di Trieste, in cui in un sapiente gioco di luci e ombre le grandi figure delle navi sono contrapposte alle figure dei lavoratori. Il talento di Kalvach si manifesta però soprattutto nella tecnica dello smalto, di cui è un maestro insuperato. Nelle piccole placche piccole figure umane si animano su sfondi traslucidi astratti di grande forza cromatica. Dell'artista sono noti anche alcuni dipinti, di cui il più grande è La caccia, in cui, nonostante lo stile stilizzato e dalle tendenze espressioniste, non emerge la forza presente negli altri lavori.

  1. ^ Kunst und Kunsthandwerk, Anno XVI, Vienna 1913, p. 323.

From Wikipedia, the free encyclopedia · View on Wikipedia

Developed by Tubidy