Rudolf Sieckenius

Rudolf Sieckenius
Rudolf Sieckenius (centro) a colloquio con il generale Hans-Valentin Hube (destra) e Hyazinth Graf Strachwitz[1] sul fronte orientale, nell'estate 1941
NascitaLudwigsthal, 15 maggio 1896
MorteMärkisch Buchholz o Berlino, 28 aprile 1945
Cause della morteMorte in combattimento
Dati militari
Paese servitoBandiera della Germania Impero tedesco
Bandiera della Germania Repubblica di Weimar
Bandiera della Germania Germania nazista
Forza armata Deutsches Heer
Landspolizei
Wehrmacht
ArmaHeer
CorpoArtiglieria
Fanteria
Truppe corazzate
Anni di servizio1914-1945
GradoMaggior generale
Ferite
GuerrePrima guerra mondiale
Seconda guerra mondiale
CampagneFronte occidentale (1914-1918)
Campagna di Francia
Operazione Barbarossa
Campagna d'Italia (1943-1945)
BattaglieBattaglia di Lorena
Seconda battaglia dell'Aisne
Seconda battaglia della Marna
Battaglia di Uman'
Battaglia di Stalingrado
Sbarco a Salerno
Difesa del porto di Bari
Sbarco alleato a Termoli
Operazione Vistola-Oder
Battaglia di Berlino/di Halbe
Comandante di6. Panzer-Kompanie
I/15. Panzer-Regiment, Panzer-Abteilung 66
2. Panzer-Regiment
16. Panzer-Division
290., 263 Infanterie-Division
221., 391. Sicherungs-Division
DecorazioniVedi qui
Fonti citate nel corpo del testo
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Rudolf Sieckenius (Ludwigsthal, 15 maggio 1896Märkisch Buchholz o Berlino, 28 aprile 1945) è stato un generale tedesco, noto in particolare per essere stato il comandante della 16. Panzer-Division all'inizio della campagna d'Italia.

Arruolatosi volontario nel Deutsches Heer nel 1914, combatté sul fronte occidentale durante la prima guerra mondiale, quindi nel dopoguerra intraprese una carriera nella polizia; nel 1934, tuttavia, tornò nei ranghi delle forze armate e presto divenne ufficiale della branca corazzata della Wehrmacht; partecipò così all'invasione della Polonia e alla campagna di Francia, agli ordini del generale Erwin Rommel. Posto al comando di un reggimento della 16. Panzer-Division, combatté nel settore meridionale del fronte orientale sino alla battaglia di Stalingrado, alla cui conclusione rimase ferito. Nell'estate 1943, divenuto maggior generale, ebbe il comando proprio di quella divisione corazzata: alla sua testa tentò di respingere gli Alleati sbarcati a Salerno. Destituito a fine ottobre, nel corso del 1944 fu nominato comandante di una serie di divisioni di fanteria, talvolta di mediocre qualità, l'ultima delle quali fu la 391. Sicherungs-Division che cercò di portare a un livello sufficiente di preparazione. Tra il gennaio e l'aprile 1945 egli fu coinvolto nell'operazione Vistola-Oder e nell'assalto finale sovietico a Berlino, ma le fonti non concordano se rimase ucciso durante la battaglia di Halbe oppure se si mise alla testa di un attacco suicida all'interno della capitale.

  1. ^ Maggiore della riserva, comandante di uno dei due battaglioni del 2. Panzer-Regiment guidato da Sieckenius; cfr. Mitcham, p. 31.

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