Rugby a 7 | |
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Squadre schierate prima del fischio d'inizio | |
Federazione | World Rugby |
Inventato | 1833, Scozia |
Componenti di una squadra | 7 |
Contatto | Sì |
Genere | |
Indoor/outdoor | Outdoor |
Campo di gioco | 100 × 70 m (max) |
Olimpico | dal 2016 |
Campione mondiale | |
Campione olimpico |
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Il rugby a 7 (in inglese rugby sevens) o rugby a VII, o anche rugby seven, è uno sport di squadra, variante del rugby a 15. Concepito nel 1883, ben prima della differenziazione con quello che in seguito sarebbe divenuto rugby a 13 o rugby league, dopo il 1895 fu amministrato dall'International Rugby Football Board, la stessa organizzazione di gestione della disciplina a 15 (a sua volta il XIII sviluppò una sua versione ridotta, il rugby a 9 o rugby a IX). Più veloce e gestibile della sua disciplina madre (si gioca su due tempi di 7 minuti ciascuno su un campo equivalente a quello della disciplina a 15), è adatto nel quadro di manifestazioni multisportive di breve durata: consolidato nei Giochi del Commonwealth, entrò nel XXI secolo a fare parte dei Giochi mondiali in cui fu presente per quattro edizioni dal 2001 al 2013; dal 2016 è infine sport olimpico, sia maschile che femminile.
Due giocatori e una intera squadra sono stati introdotti nella World Rugby Hall of Fame per il loro contributo dato al rugby a 7: Ned Haig e il Melrose RFC sono stati introdotti per il loro storico contributo alla nascita di questa variante del rugby,[1] mentre "The King of Sevens" Waisale Serevi è stato introdotto nella Hall of Fame per il suo contributo alla crescita e alla notorietà del rugby a 7.[2]