S-24 | |
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Un S-24 in esposizione al MAKS-2009. | |
Descrizione | |
Tipo | razzo non guidato |
Progettista | IT Balashikha |
In servizio | 22 agosto 1960 |
Utilizzatore principale | URSS |
Altri utilizzatori | Russia Iran |
Altre varianti | S-25 |
Peso e dimensioni | |
Peso | 235 kg |
Lunghezza | 2,33 m |
Diametro | 240 mm |
Prestazioni | |
Gittata | 3 km |
Velocità | 1.400 km/h (430 m/s) |
Motore | a razzo |
Testata | convenzionale |
Esplosivo | ad alto potenziale |
note | dati relativi alla versione: S-24 |
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L'S-24 (in cirillico: C-24) è un razzo non guidato di origine sovietica, sviluppato negli anni '50 presso l'Istituto tecnologico Balashikha ed entrato in servizio presso le forze armate sovietiche nel giugno 1960.[1][2]
Progettato per l'impiego da velivoli ad ala fissa contro mezzi corazzati e fortificazioni, ha un diametro di 240 mm ed è considerato diretto sviluppo delle bombe anti-bunker BETAB-750 impiegate dall'Armata Rossa nel corso della Seconda guerra mondiale.
A differenza di molti suoi omologhi, non è collocato all'interno di razziere ma viene agganciato direttamente ai piloni sub-alari del vettore che, al momento della sua introduzione, era ruolo tipicamente ricoperto dal Mig-21.[1]
È stato sviluppato in più versioni, tra cui la S-24B con combustibile a bassa emissione di fumo ed altre dotate di testata di prossimità, con deflagrazione programmata a circa 3 metri dal suolo.[1]
Il razzo è ancora oggi impiegato nelle forze armate della Federazione Russa ed è prodotto su licenza in Iran, dove ha assunto la denominazione Shafaq.