Salvatore Cuffaro

Salvatore Cuffaro

Segretario della Democrazia Cristiana Sicilia
In carica
Inizio mandato2023
Predecessorecarica istituita

Presidente della Regione Siciliana
Durata mandato17 luglio 2001 –
18 gennaio 2008
PredecessoreVincenzo Leanza
SuccessoreRaffaele Lombardo

Assessore all'agricoltura e alle foreste della Regione Siciliana
Durata mandato18 luglio 1996 –
17 luglio 2001
PresidenteGiuseppe Provenzano
Giuseppe Drago
Angelo Capodicasa
Vincenzo Leanza
PredecessoreSebastiano Spoto Puleo
SuccessoreGiuseppe Castiglione

Vicesegretario dell'Unione di Centro
Durata mandato2005 –
2010
Vice diLorenzo Cesa
ContitolareMario Tassone
(2004–2013)
Erminia Mazzoni
(2005–2007)
Armando Dionisi
(2007–2008)
Michele Vietti
(2007–2010)
PredecessoreSergio D'Antoni
SuccessoreAntonio De Poli
Mauro Libè
Giuseppe De Mita

Senatore della Repubblica Italiana
Durata mandato28 aprile 2006 –
24 luglio 2006

Durata mandato29 aprile 2008 –
2 febbraio 2011
LegislaturaXV, XVI
Gruppo
parlamentare
XV: UDC
XVI: UdC, SVP e Autonomie
CoalizioneXV: Casa delle Libertà
CircoscrizioneSicilia
Sito istituzionale

Dati generali
Partito politicoDC Sicilia (dal 2020)[1]
In precedenza:
DC (1978-1994)
PPI (1994-1995)
CDU (1995-1998; 2000-2002)
UDR (1998-1999)
UDEUR (1999-2000)
UDC (2002-2010)
PID (2010-2011)
PRT (2014-2020)
Titolo di studio
  • Laurea in medicina e chirurgia
  • Laurea in giurisprudenza
Università
ProfessioneMedico radiologo

Salvatore Cuffaro, detto anche Totò (Raffadali, 21 febbraio 1958), è un politico italiano.

Presidente della Regione Siciliana dal 17 luglio 2001 al 18 gennaio 2008 e senatore della Repubblica, è stato condannato definitivamente a sette anni di reclusione per favoreggiamento personale verso persone appartenenti a Cosa nostra e rivelazione di segreto istruttorio. Recluso nel carcere romano di Rebibbia dal 22 gennaio 2011, è stato scarcerato il 13 dicembre 2015.[2]

  1. ^ Totò Cuffaro rilanca sui social la Democrazia Cristiana, su tp24.it.
  2. ^ Totò Cuffaro esce da carcere di Rebibbia: «Bello respirare la libertà», in Corriere della Sera, 13 dicembre 2015. URL consultato il 13 dicembre 2015.

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