Sandokan (miniserie televisiva)

Sandokan
Sandokan e i suoi tigrotti giudicano James Brooke nella quinta puntata
PaeseItalia, Francia, Germania Ovest, Regno Unito
Anno1976
Formatominiserie TV
Genereavventura, drammatico
Puntate6
Durata360 min  (totale)
Lingua originaleinglese
Rapporto4:3
Crediti
RegiaSergio Sollima
SoggettoEmilio Salgari
SceneggiaturaAntonio Lucatelli, Sergio Sollima, Giuseppe Mangione, Manlio Scarpelli, Alberto Silvestri
Interpreti e personaggi
Doppiatori e personaggi
FotografiaMarcello Masciocchi
MontaggioAlberto Gallitti
MusicheGuido e Maurizio De Angelis
ScenografiaVittorio Nino Novarese
CostumiVittorio Nino Novarese
ProduttoreElio Scardamaglia
Prima visione
Dal6 gennaio 1976
All'8 febbraio 1976
Rete televisivaRete 1
Opere audiovisive correlate
SeguitiLa tigre è ancora viva: Sandokan alla riscossa! (1977)

Sandokan è una sceneggiato televisivo del 1976, diretta da Sergio Sollima, interpretata da Kabir Bedi, Carole André, Philippe Leroy e Adolfo Celi e tratta dai romanzi del ciclo indo-malese di Emilio Salgari. La sceneggiatura si ispira in buona parte ai libri Le tigri di Mompracem e I pirati della Malesia.

Universalmente riconosciuto come uno degli sceneggiati televisivi più famosi della storia della televisione italiana, Sandokan venne trasmesso dalla Rai in 6 episodi dal 6 gennaio all'8 febbraio 1976 sulla Rete 1 (l'attuale Rai 1), riscuotendo un grandissimo successo, soprattutto tra i più giovani.[1] Insieme agli sceneggiati Odissea (1968), Eneide (1971) e Gesù di Nazareth (1977), Sandokan inaugurò l'inizio di forme di coproduzione con produttori italiani e stranieri; in questo modo cominciò a delinearsi, negli anni settanta, una diversa articolazione delle fiction che tendeva a superare il genere "sceneggiato da opera edita" per allargarsi verso nuove frontiere, chiamando registi e intellettuali per rinnovare e ampliare l'offerta di fiction o di altri generi del palinsesto TV.[2]

La lavorazione dello sceneggiato fu molto complessa e travagliata: la realizzazione complessivamente richiese circa quattro anni e il suo completamento è dovuto principalmente al grande sforzo lavorativo di Sollima, la cui intenzione era di realizzare un prodotto realistico e imponente; per raggiungere questo scopo Sollima vi dedicò quasi tutte le sue energie nel periodo della produzione.[3] Proprio la grandiosità produttiva e il grande successo di pubblico rendono questo sceneggiato una pietra miliare nella storia della televisione; si è trattato, infatti, del primo caso di "teleromanzo" italiano a essere realizzato con la cura e l'imponenza produttiva di un colossal cinematografico.[4]

Da tale opera è stata tratta una versione cinematografica divisa in due parti: Sandokan (parte prima) e Sandokan (parte seconda) e due seguiti: il film cinematografico La tigre è ancora viva: Sandokan alla riscossa! (1977) e la miniserie televisiva Il ritorno di Sandokan (1996) diretta da Enzo G. Castellari e che non tiene conto del suddetto film.

  1. ^ Sandokan la tigre della malesia, in giampaolospaggiari.it.
  2. ^ Lavina, p. 113.
  3. ^ Alberto Crespi, Kabir? Era grassoccio e si muoveva come Gloria Swanson..., in unita.it (archiviato dall'url originale il 16 luglio 2015).
  4. ^ Mauro Gervasini, La politica degli autori: Sergio Sollima, in mymovies.it, 8 luglio 2015.

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