Sardegna e Corsica | |||||
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Un pavimento a mosaico proveniente da Nora (in alto a destra), le rovine romane di Aleria (in basso a destra), le terme romane di Fordongianus (in basso a sinistra), e le rovine dell'anfiteatro romano di Cagliari (in alto a sinistra). | |||||
Informazioni generali | |||||
Nome ufficiale | Sardinia et Corsica | ||||
Capoluogo | Caralis | ||||
Dipendente da | Repubblica romana, Impero romano | ||||
Amministrazione | |||||
Forma amministrativa | Provincia romana | ||||
Governatori | Governatori romani di Sardegna e Corsica | ||||
Evoluzione storica | |||||
Inizio | 237 a.C. | ||||
Causa | Prima guerra punica | ||||
Fine | 456 | ||||
Causa | Invasione dei Vandali | ||||
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Cartografia | |||||
La provincia nell'anno 120 |
La Sardegna e Corsica (in latino: Sardinia et Corsica) fu una provincia romana di età repubblicana e imperiale. La Sardegna entrò nella sfera d'influenza romana dal 238 a.C. La Corsica due anni più tardi ed entrambe vi rimasero fino all'invasione dei Vandali del 456.
Roma occupò la Sardegna nell'intervallo fra la prima e la seconda guerra punica. Già nei primi anni del grande conflitto, precisamente nel 259 a.C., il suo esercito aveva tentato la conquista dell'isola, giungendovi dalla Corsica, ma il console Lucio Cornelio Scipione, dopo essersi impadronito di Olbia, aveva dovuto ritirarsi.