Scacchi

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Scacchi
Parte di un set di scacchi
Luogo origineIndia
Data origineVI secolo d.C.
Regole
N° giocatori2
SquadreNei tornei si può giocare singolarmente o a squadre, disputando una partita a testa e sommando i punti
GiroInizia il Bianco
Requisiti
Preparativi1 minuto
Durata1-300 minuti
AleatorietàNessuna

Gli scacchi (dal provenzale e catalano antico escac, che a sua volta discende dal persiano شاه shāh, "re"[1][2]) sono un gioco di strategia che si svolge su una tavola quadrata detta scacchiera, formata da 64 caselle (o "case") di due colori alternati, sulla quale ogni giocatore dispone di 16 pezzi (bianchi o neri; per traslato, "il Bianco" e "il Nero" designano i due sfidanti[3]): un re, una donna (o "regina"), due alfieri, due cavalli, due torri e otto pedoni; ogni casella può essere occupata da un solo pezzo, che può catturare o "mangiare" il pezzo avversario andando a occuparne la casella; obiettivo del gioco è dare scacco matto, ovvero minacciare la cattura del re avversario in modo tale che l'altro giocatore non possa eseguire mosse legali.[4]

Nati in India intorno al VI secolo d.C., gli scacchi giunsero in Europa verso l'anno 1000, con ogni probabilità grazie alla mediazione degli Arabi; diffusisi nell'intero continente, raggiunsero una forma pressoché moderna nel XV secolo in Italia e in Spagna, seppure per arrivare al regolamento completo attuale si debba attendere il XIX secolo. Successivamente, a partire dalla metà dell'Ottocento, per merito di Paul Morphy e Wilhelm Steinitz iniziarono a codificarsi i fondamenti strategici del gioco; nel 1886 lo stesso Steinitz, dopo una sfida contro Johannes Zukertort, si proclamò primo campione del mondo.

Fra i giochi più popolari al mondo, possono essere giocati ovunque (a livello ricreativo o agonistico): in casa, all'aperto, nei circoli dedicati, via Internet e talora per corrispondenza. Le maggiori competizioni ufficiali sono organizzate sotto l'egida della FIDE (la "Federazione Internazionale degli Scacchi"). Il gioco degli scacchi è alquanto complesso: si stima che il numero di combinazioni legalmente ammesse dei 32 pezzi sulle 64 case della scacchiera sia compreso fra 1043[5] e 1050,[6] e che la dimensione dell'albero delle mosse sia pressappoco di 10123;[6][7] il numero di possibili partite diverse è circa 101050.[8][9]

  1. ^ Termine ("shāh") passato forse tramite un adattamento arabo a eš-šāq, con l'aggiunta dell'articolo e la trasformazione della fricativa persiana in occlusiva; si veda Vocabolario Etimologico della Lingua Italiana, lemma scacco, su etimo.it. URL consultato il 18 febbraio 2011.
  2. ^ scacco, in Treccani.it – Vocabolario Treccani on line, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana. URL consultato il 23 dicembre 2022.
  3. ^ Invero gli scacchi non sono necessariamente bianchi e neri; a decidere il colore attribuito a ogni giocatore è la disposizione iniziale dei pezzi (il Bianco ha la donna alla sinistra del re, il Nero alla sua destra), la quale determina a chi spetterà la prima mossa (per convenzione, apre il Bianco).
  4. ^ Fide Handbook - E.1. Laws of Chess, Art. 1.4.
  5. ^ (EN) Claude Shannon, Programming a Computer for Playing Chess (PDF), in Philosophical Magazine, vol. 41, n. 314, marzo 1950. URL consultato il 6 gennaio 2011 (archiviato dall'url originale il 15 marzo 2010).
  6. ^ a b (EN) Victor Allis, Searching for Solutions in Games and Artificial Intelligence (PDF), Tesi di Ph.D., Università del Limburgo, Maastricht, Paesi Bassi, 1994, ISBN 90-90-07488-0.
  7. ^ Shannon stimava tale valore intorno a 10120 (valore noto come numero di Shannon).
  8. ^ (EN) G. H. Hardy, Ramanujan: Twelve Lectures on Subjects Suggested by His Life and Work, 3ª ed., New York, American Mathematical Society, 1999, p. 17.
  9. ^ Per approfondimenti sulla matematica applicata agli scacchi si veda la voce (EN) Chess su Mathworld.Wolfram.com. link consultato il 14 febbraio 2011.

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