Scalinata di Rocky

Entrata frontale e scalinata del Philadelphia Museum of Art
Sylvester Stallone, Tessa Thompson e Michael B. Jordan in cima alla scalinata di Rocky durante la promozione di Creed, nel novembre 2015

La "scalinata di Rocky" è il nome con cui sono diventati noti i 72 gradini di pietra di fronte all'entrata del Philadelphia Museum of Art, a Filadelfia, Pennsylvania, in seguito alla loro apparizione nel film Rocky, vincitore di tre premi Oscar, e in tutti gli altri film della serie ad eccezione di Rocky IV. Nel primo film del 1976, il protagonista Rocky Balboa risale correndo la scalinata sulle note della canzone Gonna Fly Now. I turisti spesso imitano la famosa scena del film, una metafora dell'uomo comune e svantaggiato che accetta la sfida apparentemente impossibile che si pone di fronte a lui.[1] Durante le riprese di Rocky III, sulla cima degli scalini è stata posta una statua in bronzo di Rocky. La statua, ora situata in fondo agli scalini sulla destra, è ormai diventata un'attrazione per i turisti. La cima della scalinata offre un'ampia vista dell'Eakins Oval, del Benjamin Franklin Parkway e del municipio di Filadelfia.

Nel 2006, il creatore di Rocky Sylvester Stallone ha raccontato la genesi della scena iconica: durante le riprese del film nel 1976, la troupe cinematografica, con un budget ristretto, notò la scalinata una notte mentre era in giro per la città alla ricerca di possibili location per il film. Inizialmente, Stallone pensò che Rocky avrebbe dovuto salire gli scalini con il suo cane, Birillo, in braccio; tuttavia, il grosso bullmastiff, che era il cane dello stesso Stallone e il cui vero nome era Butkus, si rivelò essere pesante perché la scena potesse funzionare. Ad ogni modo, Stallone fu ispirato dalla vista dalla cima della scalinata e rigirò la scena senza il suo cane. In Rocky Balboa, film del 2006, Rocky solleva il suo cane Punchy quando raggiunge la cima degli scalini. I titoli di coda di Rocky Balboa mostrano un montaggio di decine di persone che corrono su per la scalinata.

La scena rappresentò uno dei primi utilizzi, all'interno di un film importante, della steadicam, un supporto meccanico su cui può essere montata la macchina da presa in modo da permettere all'operatore di camminare e addirittura salire degli scalini e girare comunque delle scene fluide.[2]

  1. ^ The Rocky Statue and the Rocky Steps, in VisitPhilly.com, Visit Philadelphia. URL consultato il 3 marzo 2014.
  2. ^ Steadicam Celebrates its 30th Anniversary at NAB 2005, su lserv2.dtopinc.com, Tiffen, 2005-04. URL consultato il 3 marzo 2014 (archiviato dall'url originale il 25 dicembre 2005).

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