Scatolo | |
---|---|
Nome IUPAC | |
3-metil-1H-indolo | |
Caratteristiche generali | |
Formula bruta o molecolare | C9H9N |
Massa molecolare (u) | 131,174 |
Aspetto | solido cristallino bianco |
Numero CAS | |
Numero EINECS | 201-471-7 |
PubChem | 6736 |
SMILES | CC1=CNC2=CC=CC=C12 |
Proprietà chimico-fisiche | |
Temperatura di fusione | 94,5 °C (367,65 K) |
Temperatura di ebollizione | 265,5 °C (538,65 K) |
Indicazioni di sicurezza | |
Simboli di rischio chimico | |
attenzione | |
Frasi H | 315 - 319 - 335 |
Consigli P | 261 - 305+351+338 [1] |
Lo scatolo (leggi: scatòlo) è una sostanza chimica corrispondente al β-metilindolo. Si presenta come un solido bianco cristallino dall'odore fecale. Si forma nella marcescenza, nella lisi batterica, per fusione alcalina delle proteine o dal triptofano nel tratto intestinale dei mammiferi ed è presente negli escrementi umani, conferendo loro l'odore estremamente nauseante.
Si può cristallizzare con un sublimatore.
A concentrazioni molto diluite, viene usato in profumeria come fissativo. È stato scoperto nel 1877 dal medico tedesco Ludwig Briegier (1849-1919).[2]
«Ich habe mich zuerst mit der Untersuchung der flüchtigen Bestandtheile der Excremente aus sauerer Lösung beschäftigt. Es wurden dabei die flüchtigen Fettsäuren: Essigsäure, normale und Isobuttersäure, sowie die aromatischen Substanzen: Phenol, Indol und eine neue dem Indol verwandte Substanz, die ich Skatol nennen werde, erhalten.»
Brieger (1877), p. 1030:
«Das Skatol ... (von το σχατος = faeces) ...»
«Lo scatolo ... (da το σχατος = feci) ...»