Secondo concilio di Efeso

Volto dell'imperatore Teodosio II, V secolo, Museo del Louvre, Parigi. Teodosio II, sostenitore di Eutiche, fu il promotore della convocazione del Secondo concilio di Efeso.

Il Secondo concilio di Efeso, noto tra i teologi cattolici e ortodossi come il latrocinium Ephesi o brigantaggio di Efeso o in greco Ληστρικὴ τῆς Ἐφέσου?, è stato un concilio ecclesiastico cristologico convocato dall'imperatore romano d'Oriente Teodosio II nel 449, sotto la presidenza del Patriarca di Alessandria Dioscoro I.[1][2] A seguito dei contrasti nati durante questo concilio e dei risultati del successivo concilio di Calcedonia, le Chiese cristiane si dividono in «calcedoniane» (che accettano il concilio di Calcedonia e rigettano il Secondo concilio di Efeso) e «pre-calcedoniane» (che accettano il Secondo concilio di Efeso e rigettano il concilio di Calcedonia).

  1. ^ Leo Donald Davis, SJ, The First Seven Ecumenical Councils (325-787): Their History and Theology (Theology and Life Series 21), Collegeville, MN, Michael Glazier/Liturgical Press, 1990, pp. 342, ISBN 978-0-8146-5616-7.
  2. ^ Joseph F Kelly, The Ecumenical Councils of the Catholic Church: A History, Collegeville, MN, Michael Glazier/Liturgical Press, 2009, p. 226, ISBN 978-0-8146-5376-0.

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