Sensei (先生? lett. "persona nata prima", pron. ['sen.seː]) è un termine onorifico giapponese che ha spesso l'accezione di "maestro" o "insegnante";
Oltre a indicare i docenti scolastici, il termine viene adoperato anche all'interno delle scuole buddiste, delle arti e tecniche tradizionali e delle arti marziali: in questi casi il "maestro" non viene concepito come semplice dispensatore di nozioni, ma anche come un individuo dotato di autorità ed esperienza, ovvero un "maestro di vita".
Il termine è adoperato anche per quelle personalità che, in ambito artistico, hanno raggiunto un notevole livello di eccellenza e popolarità: grandi registi, scrittori, artisti o fumettisti vengono quindi chiamati sensei.
Questo vocabolo viene inoltre utilizzato per riferirsi o rivolgersi ad altri professionisti o persone aventi a vario titolo autorità: ad esempio medici, politici e membri del clero di qualsiasi religione.
L'espressione sensei usa gli stessi caratteri della parola cinese pronunciata xiānshēng. Xiansheng è un titolo di cortesia che equivale a gentiluomo o signore. Prima dello sviluppo della lingua moderna, xiansheng era usato per riferirsi ad insegnanti di entrambi i sessi. In Giappone, il termine è tuttora usato nei confronti sia di uomini che di donne.