Serapeo di Alessandria | |
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Resti del Serapeo | |
Civiltà | Egizi |
Utilizzo | Serapeo |
Stile | architettura ellenistica |
Epoca | dal III secolo a.C. al 391 |
Localizzazione | |
Stato | Egitto |
Località | Alessandria d'Egitto |
Amministrazione | |
Visitabile | Sì |
Mappa di localizzazione | |
«His accedunt altis sufflata fastigiis templa, inter quae eminet Serapeum, quod licet minuatur exilitate verborum, atriis tamen columnariis amplissimis et spirantibus signorum figmentis et reliqua operum multitudine ita est exornatum, ut post Capitolium, quo se venerabilis Roma in aeternum attollit, nihil orbis terrarum ambitiosius cernat.»
«Si aggiungono a queste opere templi che si spingono al cielo con alti fastigi, fra i quali spicca il Serapeo che, sebbene sia rimpicciolito dalle mie povere parole, tuttavia è così adorno di atri con amplissimi colonnati, di statue, che sembrano vive, e d'opere d'arte d'ogni genere, che nulla vi è sulla terra di più fastoso all'infuori del Campidoglio, di cui va in eterno superba la venerabile Roma.»
Il Serapeo di Alessandria (in greco antico: Σεραπεῖον?, Serapeion; in latino Serapeum) è un serapeo, un tempio dedicato alla divinità sincretica Serapide, che si trovava ad Alessandria d'Egitto e fu costruito durante il regno di Tolomeo III (che regnò dal 246 a.C. al 222 a.C.).