Serie A 2005-2006 | |
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Competizione | Serie A |
Sport | Rugby a 15 |
Edizione | 72ª |
Organizzatore | Federazione Italiana Rugby |
Date | dal 25 settembre 2005 al 21 maggio 2006 |
Luogo | Italia |
Partecipanti | 24 |
Formula | a gironi + play-off |
Sede finale | Stadio Flaminio (Roma) |
Risultati | |
Vincitore | Capitolina |
Finalista | Rugby Roma |
Promozioni | Capitolina |
Retrocessioni | |
Statistiche | |
Incontri disputati | 269 |
Cronologia della competizione | |
La serie A 2005-06 fu il 72º campionato di seconda divisione di rugby a 15 in Italia.
Si tenne dal 25 settembre 2005 al 21 maggio 2006 tra 24 squadre divise in due gironi paritetici da 12 squadre ciascuno[2], le prime due classificate di ciascuno dei quali si contesero la promozione nel Super 10.
La formula prevedeva che le prime due classificate di ogni girone si incontrassero nei playoff (la prima di un girone contro la seconda dell'altro in doppio incontro, con la prima gara in casa della seconda classificata) e le vincenti di tale confronto si incontrassero nella finale promozione in gara unica.
A vincere i due gironi furono le concittadine Rugby Roma e Capitolina; alle loro spalle due franchise, rispettivamente i bresciani del Leonessa e i pratesi I Cavalieri. Le due squadre della Capitale dominarono anche le semifinali: Capitolina batté il Leonessa con ampio margine in entrambe le gare[3][4], mentre invece Roma perse l'andata a Prato[3] per poi ribaltare il risultato al Tre Fontane[4].
La finale, tenutasi allo stadio Flaminio, vide la Capitolina riscattare la sconfitta nel campionato precedente e prevalere 20-9 sui "cugini"[5] conquistando così la sua prima promozione in Super 10.
A retrocedere in serie B furono il CUS Padova, il Sannio e il Livorno, mentre invece il Bologna fu escluso dal torneo e messo fuori classifica[1][6]. Il club felsineo, infatti, in piena crisi societaria e con giocatori senza stipendio, riuscì ad arrivare alla quintultima giornata di campionato a pieno organico anche se con un solo pareggio all'attivo e tutte sconfitte; ma a Mogliano Veneto la squadra, già presentatasi in quattordici elementi, rimase in otto per abbandono del campo di sei giocatori, successivamente squalificati per un mese e mezzo[7] e l'arbitrò dichiarò terminata la partita, successivamente omologata con il punteggio di 8-0 per i veneti. Nelle ultime tre partite il Bologna non si presentò in campo e il giudice sportivo ne decretò l'esclusione dal campionato con conseguente eliminazione dalla classifica di tutti i risultati conseguiti contro di esso[1].