Settimana rossa

Settimana rossa
Data7 - 14 giugno 1914
LuogoItalia, ma principalmente Marche, Romagna, Umbria e Toscana
EsitoFine pacifica o soppressione violenta delle rivolte
Schieramenti
Comandanti
Effettivi
Migliaia di manifestantiMigliaia di poliziotti e Carabinieri
Circa 100 000 soldati mobilitati
Perdite
Migliaia di manifestanti feriti, alcuni uccisiDecine di agenti feriti
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Cartolina commemorativa di Antonio Casaccia, Attilio C(G)iambrignoni e Nello Budini, i tre manifestanti rimasti uccisi ad Ancona il 7 giugno 1914, eccidio da cui prese origine la Settimana Rossa

La Settimana rossa fu un'insurrezione popolare sviluppatasi ad Ancona e propagatasi dalle Marche alla Romagna, alla Toscana e ad altre parti d'Italia, tra il 7 e il 14 giugno 1914, come reazione all'eccidio di tre manifestanti avvenuto ad Ancona ad opera della forza pubblica.

Dopo un'iniziale fiammata rivoluzionaria, con la proclamazione dello sciopero generale in tutta Italia, la Confederazione Generale del Lavoro decise, dopo solo due giorni, la cessazione dello sciopero ed il ritorno al lavoro, il che, assieme ad una politica oculata da parte del governo Salandra del Regno d'Italia, che evitò l'intervento massiccio dei militari, come pure richiesto dalle forze più conservatrici, consentì il rientro dell'insurrezione nella normalità.


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