Sfere del drago

Le sfere del drago terrestri

Le sfere del drago (ドラゴンボール?, Doragon Bōru) sono degli oggetti magici della serie manga e anime Dragon Ball ideata da Akira Toriyama.

Le sfere del drago, se radunate, permettono di evocare un drago magico in grado di esaudire uno o più desideri. Esistono cinque gruppi di sfere del drago, ognuno composto da sette sfere (a eccezione di quelle di Cereal che sono solo due) aventi da una a sette stelle: nel primo manga di Dragon Ball sono state introdotte le sfere del drago terrestri e le sfere del drago namecciane. Ad esse si aggiungono le super sfere del drago e le sfere di Cereal nel manga di Dragon Ball Super e le sfere del drago dalla stella nera apparse unicamente nell'anime di Dragon Ball GT. Le sfere del drago sono estremamente antiche: come afferma Zuno le super sfere del drago (quelle originali) vennero create nell'anno 41 del calendario comune,[1] invece le altre sfere che vennero generate da quelle originali esistevano già prima che l'Anziano Kaioshin fosse rinchiuso nella Spada Z dato che egli, considerandole "portatrici di confusione" nei mondi, ne aveva concesso l'uso solo ai namecciani, da lui definiti la razza più onesta dell'universo.[2]

Esaudito il desiderio (o i desideri) le sfere del drago si trasformano in pietre perdendo il loro potere magico conservando comunque la loro forma sferica, per poi sparpagliarsi nei vari luoghi del pianeta dove il drago è stato evocato, per poi tornare al loro aspetto originale quando riacquistano il loro potere per un tempo che varia a seconda del determinato gruppo di sfere. Il potere delle sfere è direttamente legato al loro creatore e quindi, oltre al fatto che la portata della loro magia è proporzionata al potere del loro creatore, se questi muore, le sfere perdono la loro energia diventando permanentemente pietre. I namecciani che creano le sfere, infatti, per conservarne il potere anche dopo la loro morte, trasmettono il legame vitale che li vincolano alle sfere del drago a un altro nameccianio.

Stando a quando dichiarato dall'autore, le sfere del drago terrestri hanno la consistenza della resina naturale indurita[3] e sono molto resistenti: quando Tao Bai Bai tenta di uccidere Goku con la Dodompa il bambino si salva grazie alla sfera dalle quattro stelle che viene colpita dal raggio energetico senza subire alcun danno. Ciò nonostante tali sfere non sono impossibili da danneggiare: Yajirobei infatti indossa una collana realizzata traforando la sfera da una stella.[4] In ogni caso, stando all'autore le sfere terrestri tornano in condizioni perfette dopo essere state trasformate in pietra. Quando non sono tramutate in pietra le sfere del drago emettono un segnale che può essere captato utilizzando i Dragon Radar.

  1. ^ Dragon Ball Super, capitolo 7
  2. ^ Dragon Ball cap. 509 "Pericolo per l'universo"
  3. ^ Intervista ad Akira Toriyama, su kanzenshuu.com. URL consultato il 15 aprile 2020.
  4. ^ Dragon Ball, capitolo 138 "Uno strano tipo"

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