Shigeyoshi Miwa

Shigeyoshi Miwa
NascitaPrefettura di Aichi, 15 maggio 1892
Morte27 febbraio 1959
Cause della morteNaturali
Dati militari
Paese servitoBandiera del Giappone Impero giapponese
Forza armata Marina imperiale giapponese
ArmaMarina militare
SpecialitàGuerra silurante
Anni di servizio1911-1945
GradoViceammiraglio
GuerreSeconda guerra mondiale
BattaglieAttacco di Pearl Harbor
Battaglia del Golfo di Leyte
Comandante diSommergibili Ro-26, Ro-60
30ª Divisione sommergibili
3ª Squadriglia sommergibili
6ª Flotta
Studi militariAccademia navale (Etajima)
Collegio navale (Tokyo)
Fonti citate nel corpo del testo
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Shigeyoshi Miwa (三輪茂義?, Miwa Shigeyoshi; Prefettura di Aichi, 15 maggio 189227 febbraio 1959) è stato un ammiraglio giapponese, attivo durante la seconda guerra mondiale.

Si arruolò nella marina imperiale giapponese nel 1911 e si specializzò in guerra silurante. Già nel 1916 avvicinatosi ai sommergibili, approfondì le sue conoscenze dell'arma sottomarina e nel 1921-1922 servì come istruttore alla Scuola sommergibilisti e all'Accademia navale; nel 1924 concluse i due corsi corsi avanzati del Collegio navale, dove poté costruirsi una solida esperienza e ampie competenze, fu promosso capitano di corvetta e nei due anni seguenti comandò i sommergibili Ro-26 e Ro-60. In seguito fu integrato negli stati maggiori di due squadriglie di sommergibili e alla fine del decennio riprese il posto di istruttore alla Scuola sommergibilisti; lavorò nello stato maggiore della Flotta d'addestramento nei primi anni trenta e, capitano di vascello, fu messo al comando della 30ª Divisione sommergibili e poi dell'incrociatore leggero Kinu, incarichi separati da un lungo periodo di servizio nel Comando costruzioni navali. Passò il resto degli anni trenta alla guida del Distretto di guardia sull'Isola di Formosa, dove ebbe la promozione a contrammiraglio.

Alla fine del 1939 fu nominato comandante della 3ª Squadriglia sommergibili, sottoposto alla 6ª Flotta: con questo reparto partecipò all'attacco di Pearl Harbor, conducendo le sue unità a sud delle Hawaii per trarre in salvo eventuali piloti sopravvissuti all'abbattimento e interdire il passaggio alle navi statunitensi. A fine aprile 1942 transitò a terra e per oltre due anni ricoprì ruoli d'addestramento o burocratico-amministrativi, tornando in prima linea solo nel luglio 1944 come comandante della 6ª Flotta. Messo in difficoltà dal numero e dall'efficienza delle scorte navali statunitensi, si rivolse dopo la fallimentare battaglia del Golfo di Leyte (23-26 ottobre) all'impiego dei "siluri umani" kaiten per massimizzare i risultati degli attacchi dei sommergibili: la tattica raccolse successi limitati. Nel maggio 1945 fu spostato allo stato maggiore generale, ultima mansione di guerra, poiché il 6 settembre 1945 si dimise dalla marina. Morì nel febbraio 1959.


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