Shin-hanga

Il tempio Zōjōji a Shiba, di Kawase Hasui (1925)

Shin-hanga (新版画?, letteralmente "nuove stampe" o "nuove silografie") è stato un movimento artistico giapponese che si è sviluppato all’inizio del XX secolo, durante il periodo Taishō e il periodo Shōwa e che ha rivitalizzato la stampa silografica tradizionale ukiyo-e, la cui massima espressione e diffusione si realizzò tra il XVII e il XIX secolo.

Questo movimento artistico sosteneva l’organizzazione tradizionale di realizzazione di silografie ukiyo-e, una modalità di realizzazione collaborativa (sistema hanmoto) in cui l’artista era l’ideatore e disegnatore, ma non minore importanza avevano l’incisore, lo stampatore e l’editore, ciascuno impegnato con il proprio ruolo e la propria abilità professionale in una sorta di divisione del lavoro, alla realizzazione e diffusione delle silografie.

Il movimento shin-hanga si poneva in opposizione alla corrente contemporanea dello sōsaku-hanga o della stampa d’arte che sosteneva il principio del "disegnato in proprio" (jiga), "inciso in proprio" (jikoku) e "stampato in proprio" (jizuri), nella convinzione che la stampa artistica dovesse esprimere totalmente ed esclusivamente il sentimento e le capacità tecniche e professionali dell’artista che era il solo creatore dell’opera e che pertanto dovesse affrontare compiutamente tutte le fasi del processo di realizzazione di una silografia: ideazione, disegno, incisione su tavole, inchiostrature e stampa.


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