Sindur

Sindur

Il sindur (in Hindi: सिन्दूर; in Urdu: سندور‎), chiamato anche sindooram (in Sanscrito, Telugu, Tamil, Kannada, Malayalam e Oriya, o Bengalese: সিঁদুর e Gujarati: સિંદૂર) è un impasto tradizionale realizzato con una polvere cosmetica di colore vermiglione (tonalità che va dal rosso al rosso-arancione) proveniente dall'India, solitamente utilizzata dalle donne sposate lungo la scriminatura dei capelli.[1] L'utilizzo del sindur sottolinea l'essere sposata di una donna in molte comunità induiste, e l'interruzione nel suo utilizzo significa comunemente la vedovanza della donna a seguito della morte del coniuge.

Il principale componente del sindur tradizionale è la curcuma (nella sua variante longa).[2] Il sindur commerciale contiene anche coloranti sintetici e prodotti chimici, alcuni dei quali, non essendo prodotti secondo gli standard adeguati, possono contenere tracce di mercurio e piombo[3][4].

  1. ^ Susie J. Tharu, Ke Lalita, Women Writing in India: The twentieth century (Volume 2 of Women Writing in India: 600 B.C. to the Present), Feminist Press, 1993, 1º aprile 1993, ISBN 978-1-55861-029-3.
    «... Sindooram is a red powder worn by married women in the parting of the hair ...»
  2. ^ S. Samariya, S. Dwivedi, S. Patil, D. Panigrahi e H. Joshi, Formulation and Evaluation of Herbal Sindoor Using Different Natural/Herbal Ingredients, in International Journal of Pharmacy Teaching & Practices, vol. 4, n. 3, 2013, pp. 752-754.
  3. ^ Errore nelle note: Errore nell'uso del marcatore <ref>: non è stato indicato alcun testo per il marcatore ref22horoz
  4. ^ Tirtho Banerjee, The Hazards of Synthetic Sindoor, su Hinduism Today, ottobre-novembre-dicembre 2004.

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