Sinesio di Cirene vescovo della Chiesa copta | |
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Incarichi ricoperti | Vescovo di Tolemaide di Libia (408 circa - 413) |
Nato | 370 circa a Cirene |
Consacrato vescovo | 408 circa da Teofilo di Alessandria |
Deceduto | 413 a Cirene |
«Ἐμοὶ μὲν οὖν βίος βιβλία καὶ θήρα, ὅτι μὴ πεπρέσβευκά ποτε.»
«La mia vita è stata una di libri e di caccia, tranne il tempo che ho speso come ambasciatore.»
Sinesio di Cirene (latino: Synesius; Cirene, 370 circa – Cirene, 413) è stato un filosofo, vescovo e scrittore greco antico, neoplatonico, discepolo di Ipazia, poi vescovo di Tolemaide di Libia.[1]
Fu autore di inni religiosi, saggi (tra cui la sua opera più importante, gli Egizi, o della provvidenza) e lettere. Ebbe anche interessi scientifici, come attestato da una sua lettera ad Ipazia in cui è presente il più antico riferimento ad un idrometro; un lavoro sull'alchimia sotto forma di commento allo pseudo-Democrito; un trattato sulla costruzione di un astrolabio.