Sistema di posizionamento Galileo

Logo del sistema Galileo.
Kourou 21 ottobre 2011. Lancio dei primi due satelliti Galileo (PFM, FM2) con lanciatore Soyuz.

Il sistema di posizionamento Galileo è un sistema di posizionamento e navigazione satellitare civile (in inglese GNSS - Global Navigation Satellite System), sviluppato in Europa come alternativa al Global Positioning System (NAVSTAR GPS), controllato invece dal Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti d'America.

Il sistema fornisce un grado di accuratezza di alcuni centimetri nelle tre direzioni. L'entrata in servizio, inizialmente prevista a fine 2019[1], è stata anticipata al 15 dicembre 2016[2]. Il sistema può contare su 30 satelliti artificiali orbitanti (24 operativi più 6 di scorta)[3] su 3 piani inclinati di circa 56° rispetto al piano equatoriale terrestre, orbitanti a una quota di circa 23.925 km[3]. Le orbite seguite dai satelliti sono quelle MEO (Orbita terrestre media). A febbraio 2023, il sistema si compone di 24 satelliti operativi, 3 non operativi e 3 ritirati dal servizio.

Sono stati lanciati da dicembre 2023, e per i tre anni successivi, ulteriori 12 satelliti (denominati Galileo Batch 3), con i quali si prevede di completare la cosiddetta prima generazione del sistema Galileo (G1G).[4]

Con il lancio effettuato il 28 aprile 2024, la costellazione ha raggiunto quota 30 satelliti.[5]


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