Smenkhara

Smenkhara
Questa rappresentazione su calcare di una coppia reale di Akhetaton in un giardino potrebbe raffigurare Smenkhara e Merytaton[1]. Ägyptisches Museum und Papyrussammlung, Neues Museum, Berlino.
Signore dell'Alto e Basso Egitto
In caricadibattuto: ca. 1335 a.C. –
ca. 1334/1333 a.C.
PredecessoreAkhenaton
Successoredibattuto: Neferneferuaton - Tutankhamon
Nome completoAnkhkheperura Smenkhkara-Djeser-Kheperu
NascitaTebe, ca. 1355 a.C.
MorteAkhetaton, ca. 1334/1333 a.C.
Luogo di sepolturasconosciuto
DinastiaXVIII dinastia
PadreAmenofi III?[2]

Akhenaton?[3]

MadreTiy?
Sitamon?
una sposa secondaria di Akhenaton?
ConsorteMerytaton
FigliMerytaton Tasherit? Ankhesenpaaton Tasherit?[4]

Smenkhara, o Smenkhkare (1355 a.C. circa – Akhetaton, 1334/1333 a.C.), è stato un faraone della XVIII dinastia egizia, sovrano effimero dai contorni assai dubbi e dibattuti fra gli egittologi[5].

Il suo regno si svolse nel periodo amarniano, durante il quale Akhenaton tentò di imporre nuove idee religiose. Smenkhara è da non confondere con il suo immediato successore, l'ancor più enigmatica sovrana Ankheperura Neferneferuaton (da alcuni identificata con Nefertiti[6])

  1. ^ Aidan Dodson & Dyan Hilton, The Complete Royal Families of Ancient Egypt, Thames & Hudson (2004) ISBN 0-500-05128-3, p.155
  2. ^ Aidan Dodson, Monarchs of the Nile, II edizione, The American University in Cairo Press, 2000. ISBN 978-977-424-600-5. p.105
  3. ^ Dodson & Hilton, p.144.
  4. ^ Dodson & Hilton, p.151
  5. ^ Franco Cimmino, Dizionario delle dinastie faraoniche, Milano, Bompiani, 2003 ISBN 88-452-5531-X. p.267.
  6. ^ Harris, J.R. Neferneferuaten Rediviva; 1973 in "Acta Orientalia" 35 pp. 5–13 Harris, J.R. Neferneferuaten Regnans; 1973 in Göttinger Miszellen 4 pp. 15–17

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