Sof'ja Tolstaja

Sof'ja Andreevna Tolstaja

Sòf'ja Andrèevna Bers, detta Sonja, coniugata Tolstàja, in russo Со́фья Андре́евна Толста́я? (Glebovo-Strešnevo, 22 agosto 1844Jasnaja Poljana, 4 novembre 1919), è stata una contessa russa, moglie di Lev Nikolàevič Tolstòj, da lei confidenzialmente chiamato «Lëvočka»,[1] dal quale ebbe tredici figli.

Assidua copista dei manoscritti di Tolstoj, oltre che sua fida amministratrice, gli visse accanto per quarantotto anni, rivelando una personalità altrettanto inquieta e attraversando con lui il dramma di una lunga e insanabile crisi coniugale che a più riprese spinse il marito ad abbandonare la famiglia.

Osteggiata dai cosiddetti tolstoiani perché restìa ad assecondare il coniuge nelle sue più ardite scelte morali, fu considerata – specie dopo la tragica morte dello scrittore – alla stregua di una moderna Santippe. Non mancò tuttavia chi la difese, apprezzando in lei non solo la donna dal carattere sensibile e deciso, ma anche la diarista e la memorialista, nonché l'autrice di narrativa.

  1. ^ Vezzeggiativo di «Lev» variante russa del nome proprio di persona «Leone».
    V. Lebrun, p. 146.

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