Sof'ja Vasil'evna Kovalevskaja

Sof'ja Vasil'evna Kovalevskaja

Sof'ja Vasil'evna Kovalevskaja (in russo: Со́фья Васи́льевна Ковале́вская, AFI: [ˈsofʲjə vɐˈsʲilʲɪjɪvnə kəvɐˈlʲefskʲəjə]), nata Sof'ja Vasil'evna Korvin-Krukovskaja (in russo: Со́фья Васи́льевна Ко́рвин-Круко́вская, AFI: [ˈsofʲjə vɐˈsʲilʲɪjɪvnə ˈkorvʲɪn krʊˈkofskʲəjə]; Mosca, 15 gennaio 1850Stoccolma, 10 febbraio 1891) è stata una matematica, fisica, attivista e scrittrice russa.

Prima donna, oltreché prima donna russa, ad emergere nel campo della matematica e ad ottenere una cattedra universitaria nel Nord Europa (in Svezia, presso l'Università di Stoccolma, nel 1889), diede apporti fondamentali nell'ambito dell'analisi matematica (soprattutto per quanto attiene alle equazioni alle derivate parziali) e della fisica matematica (specie nella meccanica razionale e nella meccanica celeste).

È stata alle volte indicata con la forma del cognome russo non declinato al femminile, Kovalevski, con varie romanizzazioni come Kovalevsky o Kowalevski[1]. Inoltre, per esempio nelle occasioni commemorative o nei premi a lei intitolati, il suo nome è stato spesso riportato con il diminutivo di Sonya.

  1. ^ La stessa Kovalevskaja, per le pubblicazioni internazionali, soleva firmarsi Sophie Kowalevski

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