Sojuz | |
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Lancio della Sojuz per l'ASTP | |
Informazioni | |
Funzione | lanciatore LEO |
Produttore | RKC Progress |
Nazione di origine | Unione Sovietica Russia |
Dimensioni | |
Altezza | 49,3 m |
Diametro | 8,04 m |
Massa | 308,06 t |
Stadi | 3 |
Cronologia dei lanci | |
Stato | Attivo |
Basi di lancio | Cosmodromo di Bajkonur (Kazakistan) Cosmodromo di Pleseck (Russia) Cosmodromo Vostočnyj (Russia) Centre spatial guyanais (Guyana francese) |
Volo inaugurale | Sojuz 1 |
Sojuz (in russo Союз?, "unione" 11A511) è una famiglia di sistemi di lancio non riutilizzabili sviluppati da RKK Ėnergija e prodotti dal RKC Progress a Samara, in Russia. Con più di 1700 voli all'attivo dal suo debutto nel 1966, il Sojuz è il lanciatore più utilizzato al mondo.[1]
Dal 2011 al 2020, è stato l'unico mezzo che potesse portare astronauti verso la Stazione spaziale internazionale a causa del pensionamento dello Space Shuttle, ma il 30 maggio 2020 la Crew Dragon prodotta da SpaceX in collaborazione con la NASA ha trasportato un equipaggio verso la stazione.
I veicoli Sojuz sono usati come lanciatori delle capsule Sojuz con equipaggio Sojuz nell'ambito del programma Sojuz, nonché per lanciare i veicoli Progress senza equipaggio di rifornimento per la Stazione Spaziale Internazionale e per lanci commerciali gestiti da Starsem e Arianespace. Tutti i razzi Sojuz usano propellente a base di RP-1 e ossigeno liquido (LOX), con l'eccezione del Sojuz-U2, che usava Syntin, una variante del RP-1, con LOX. La famiglia Sojuz è un sottoinsieme della famiglia di lanciatori R-7.
I Sojuz possono partire da vari spazioporti sparsi per il globo, dal Cosmodromo di Bajkonur, dal Cosmodromo di Pleseck, dal Cosmodromo Vostočnyj e dal Centre spatial guyanais.