Sosnowiec

Sosnowiec
distretto
Sosnowiec – Stemma
Sosnowiec – Bandiera
Sosnowiec – Veduta
Sosnowiec – Veduta
Da in alto a sinistra: Castello Sielecki, stazione ferroviaria Sosnowiec Główny, centro città, chiesa della Santa Fede Speranza Luba e sua madre Zofia, grattacielo Żyleta, Exotarium, palazzo Oskar Schön, Casa del Popolo, Mediateca Zagłębie, edificio dell'ex birrificio Sielecki, Ernst Palazzo Schön, Municipio
Localizzazione
StatoPolonia (bandiera) Polonia
Voivodato Slesia
Amministrazione
StarostaArkadiusz Chęciński (Piattaforma Civica) dal 5-12-2014
Territorio
Coordinate50°18′N 19°10′E
Altitudine250 m s.l.m.
Superficie91,16 km²
Abitanti189 178 (2022)
Densità2 075,23 ab./km²
Altre informazioni
Cod. postale41-200 a 41-225
Prefisso32
Fuso orarioUTC+1
Codice GUS0943428
TargaSO
Cartografia
Mappa di localizzazione: Polonia
Sosnowiec
Sosnowiec
[www.sosnowiec.pl Sito istituzionale]

Sosnowiec (AFI: /sɔsˈnɔvjɛt͡s/; in slesiano: Sosnowjec; in yiddish: סאָסנעווצע Sosnevtze; in tedesco: Sosnowitz; in ceco: Sosnovec) è una città polacca situata nel voivodato della Slesia a nord-est di Katowice, della cui area urbana fa parte.

La città è principalmente un centro industriale, avendo avuto un notevole sviluppo con il sorgere delle industrie siderurgiche, anche se si è sviluppato il settore terziario (soprattutto il turismo); conta 189.178 abitanti circa ed è la diciassettesima città polacca per popolazione, la terza nel voivodato della Slesia, subito dopo Katowice e Częstochowa[1]. Interessante è il suo Museo Minerario.

Appartenente alla regione storica della Slesia, Sosnowiec fece parte dal 1946 del voivodato di Slesia-Dąbrowa. Nel 1975 entrò a far parte del voivodato di Katowice fino al 1999, quando tutta la regione divenne voivodato della Slesia.

La città è sede della Diocesi di Sosnowiec e di alcune strutture dell'Università della Slesia.

Sosnowiec fu grande centro del movimento rivoluzionario e fu nota per questo come capitale del "Bacino Rosso" (Czerwone Zagłębie).

  1. ^ (PL) GUS, Powierzchnia i ludność w przekroju terytorialnym w 2023 roku, su stat.gov.pl. URL consultato il 25 gennaio 2024.

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